considerazioni sul destino
seguono considerazioni sul destino a carattere strutturale:
 
1.] il destino è simile a uno scenario, che coinvolge l’uomo;
2.] quindi, il destino conosce l’uomo, cioè la sua forma;
3.] quindi, il destino presuppone e segue la strutturazione dell’uomo [non si dà il caso che il destino possa sapere dell’uomo, prima della determinazione ipostatica dell’uomo, perché lo scenario, usando la forma dell’uomo, la presuppone, ne presuppone la matrice];
4.] allora, l’uomo determinato strutturalmente, o almeno la sua matrice, precede il destino;
5.] si trasferiscano le rilessioni su Dio [c’è un destino anche per Dio] [l’episteme accoglie lo schema religioso greco del fato come limite per Zeus, dove Zeus è il Padre e Apollo/Dioniso è il Figlio];
6.] ma quella matrice dell’uomo incorpora la struttura della libertà dell’uomo, perché Severino, ponendo l’uomo senza libertà, non ha il corretto concetto dell’uomo: anche Freud pone l’io sotto lo scacco dell’es, ma per onestà scientifica [quella stessa onestà, che faceva pronunciare a Kant l’ipotesi di un noumeno, la consapevolezza della cui esistenza è interamente metafisica, per definizione] parla appunto di un “io”, e l’io, pur sotto scacco, è libero per definizione: un uomo, come quello di Severino [che pure ammette: “l’uomo è destino”], senza libertà, non è un uomo, come non è neppure l’uomo freudiano condizionato/l’uomo è libero, il meccanicismo freudiano si contraddice quando ammette l’“io”: l’io è determinazione prevalentemente metafisica;
7.] allora, il destino, che segue e presuppone la matrice dell’uomo, l’uomo, la sua struttura e la sua libertà, inclusa in essa, si sovrappone alla libertà [integrazione], e non si sostituisce ad essa.
 
l’episteme intuisce come tutto potrebbe essere già pre_determinato, tutto il futuro potrebbe essere già scritto [la vita e l’universo sarebbero un continuo e gigantesco deja vu], dal destino o da Dio, ma come si dice che Dio prevede e pre_destina in previsione delle libere opere dell’uomo, così si potrebbe dire che anche il destino prevede e pre_determina in previsione della libertà di Dio e dell’uomo [integrandosi alla libertà di Dio e dell’uomo, che lo condizionerebbero a ritroso fin dal principio/Dio che pure ha un inconscio, in cui agirebbero sia il Figlio che il principio/ma dopo la matrice di Dio, perché, come detto, il destino trova la forma come protagonista degli scenari, e quindi segue la sua struttura].