schema tripartito e schema quadripartito [con integrazione_W]
  lo schema tripartito della teologia_classica dice:
 
1.] esistono tre entità: Dio, il mondo e l’uomo;
2.] non si sa perché esista anche il mondo oltre che l’uomo;
3.] l’uomo è una invenzione di Dio e Cristo, avendo acquisito tale invenzione, ha una natura [la Carne] fantasiosa/inventata;
4.] non si sa perché Dio non crei l’uomo direttamente dentro di sé;
5.] non si sa perché l’uomo, come sta nel mondo, così debba stare in paradiso, anziché direttamente in Dio, come Dio sta direttamente in se stesso [cioè non si capisce il ruolo dello “spazio_esteso” del paradiso, e si giunge anzi a definire il paradiso come metafora e simbolo, negandone una configurazione “geografica”].
 
ora tutto ciò [che rappresenta lo stato della teologia della chiesa per 2000 anni] è definito come speculativamente vago e nichilistico.
lo schema quadripartito della teologia_epistemica dice, invece, in modo scientificamente rigoroso:
 
1.] esistono quattro entità: il mondo non creato [detto in_creato], Dio, il mondo creato e l’uomo [perciò si dice che è posta la differenza tra Dio e il principio, cioè una realtà co_eterna a Dio, precedente Dio, determinante sia Dio che il suo mondo non creato];
2.] il mondo creato esiste perché Dio ha riprodotto in esso il mondo non creato, al cui centro sta Dio;
3.] l’uomo non è un’invenzione fantasiosa, ma, essendo la Carne co_eterna al Verbo, e quindi essendo eterno l’Uomo che è l’Uomo_Gesù, l’uomo è creato a immagine non di Dio, ma dell’Uomo_Dio;
4.] Dio non crea l’uomo direttamente dentro di sé, perché crea dal nulla il mondo [creato] e l’uomo nella fase di uscita del Figlio dal Padre;
5.] l’uomo deve stare in paradiso, spaziale [infinito] e temporale [eterno], perché Dio stesso sta in paradiso, ovvero nella parte tecnica del mondo [creato per l’uomo, non creato per Dio, mondo trascendente e immanente, come il Verbo e la Carne].
 
Tutto ciò è scritturalmente fondabile, infatti se il Figlio è uscito dal Padre e rientra in Lui, lo deve fare in uno spazio e in un tempo. ciò è criticabile, perché si direbbe che tale uscita deve essere intesa come uscita per andare nel mondo creato. L’episteme invece la associa al ciclo delle re_incarnazioni [metempsicosi] cui è soggetta la Carne del Figlio. La teologia_classica nega la re_incarnazione e nega anche il panteismo [che sono errori nella loro totalitarietà espansiva], perché ad essa non interessa costruire un sistema totale, interessa invece solo “distinguersi” [occorre invece, come dice Maritain, “distinguere per unire”].  

integrazione_W

si osserva anche un'altra cosa:

1.]
la chiesa elogia la ragione, ma è un elogio solo formale;
2.] viene indicata, nel 2000, come la filosofia cristiana "vera" il tomismo formulato nel 1200, che non ha potuto confrontarsi con la tecnica, con la storia che lo ha seguito [come Hegel stesso, che ha posto la fine della storia quando ancora non tutte le forme della storia e del progresso tecnico erano apparse], con la globalizzazione;
3.] il tentativo di Hegel [che oggi deve essere compiuto da tutta la comunità accademica, non essendo il sapere il prodotto di un solo uomo, nè di fatto, nè di diritto] viene dagli ambienti accademici ecclesiastici non compreso, cioè nessun teologo concepisce il cristianesimo come "sistema";
4.] autorevolissimi esegeti ribadiscono nelle loro omelie che "il cristianesimo non è un sistema e non è un massimo sistema", con evidente riferimento ai sistemi filosofici di tipo speculativo, e questo non perchè essi siano disprezzati, ma perchè semplicemente tali esegeti, sacerdoti, questo sistema non lo vedono;
5.] ciò che è più grave è la conseguenza di questo fatto [che coinvolge anche il magistero pontificio]: se la bibbia dice "conoscerete la verità tutta intera", sembra di poter dire che, se nelle previsioni di Dio questa "verità tutta intera" dovesse essere intesa come "sistema", si constata che i cristiani ...

a.] non sono preparati ad accoglierlo;
b.] non sono interessati ad accoglierlo.

questo sito è di importanza oggettiva: ha ricevuto l'apprezzamento di docenti universitari, tra cui alcuni accademici di fama internazionale; invece, dei molti cattolici [tra cui religiosi] contattati, nessuno è rimasto visitatore: essi non hanno riconosciuto l'equazione: episteme] = [cristo.
alla luce di tali fatti, si può dire che il magistero_ecclesiale interpreti quelle parole della Bibbia come già adempiute, essendo la verità tutta intera verità di fede e non di ragione, non cioè la spiegazione razionale della fede.
per l'episteme il cristianesimo è:

1.] fede;
2.] opere;
3.] ragione,

dove la ragione è intesa come ragione in senso hegeliano [sistemica e assoluta], perchè cristo è l'episteme, cioè il verbo è il sistema [speculativo_carnale] del Padre, il sistema filosofico attraverso cui il Padre [teologo] conosce ogni cosa [l'Intero/l'intera esistenza]. aristotelicamente:

1.] il Figlio, come Verbo, è uno strumento tecnico [è la Tecnica];
2.] strumento di cui il Padre si serve per conoscere e per creare;
3.] strumento = organon = logica [Aristotele];
4.] logica = Logos;
5.] Logos = Verbo = Episteme = Cristo = Ragione = filosofia, teologia, scienza [= "la verità tutta intera"].