la gnoseologia come parte della cristologia
 
questo concetto intende dire che la gnoseologia [alla luce della dottrina epistemica del verbo] non è solo una teoria della conoscenza, per la quale posta la mente come un “sasso”, la gnoseologia ne studierebbe la struttura. inoltre si dice che il pensiero, oltre a essere un processo [verbo/intelletto come divenire], è anche una teoria astratta.
La gnoseologia è anch’essa un “sasso”, perché posta la realtà, da una lato, e Dio, dall’altro [la realtà essendo il tutto esterno a Dio, tutto necessario (il Creato non è qui oggetto di analisi)_], cristo_parola è un Dio_ponte che va da Dio e si sovrap_pone alla realtà [sovrap_posizione =  epi_steme: ciò che sta sopra, quindi cristo_verbo = episteme], come la duplicazione del tutto, cioè un doppio tutto_oggetto, soggetivizzato: questa teoria è un “sasso”:
 
1.] è teoria perché è la parola che dice il tutto;
2.] è un “sasso”, perché questo “sasso” è un secondo tutto [lo sdoppiamento del tutto
 
nota_1
 
è stata inventata una macchina che legge il pensiero: questo è appunto ciò che cristo non fa: panteizzare = conoscere = toccare = condizionare il pensiero dell’uomo, perché, a causa del male, la panteizzazione eucaristica deve essere sospesa, perché l’uomo sia libero [posto il male]: quella macchina non è essenziale, perché ciò che è essenziale è la salevzza, e quella macchina due cose non può fare:
 
1.] lasciare l’uomo libero, perché appunto lo condiziona;
2.] conoscere e condizionare la volontà salvifica e santificatrice di Dio: per farlo si deve obbedire a Dio, e obbedire a Dio significa liberare l’uomo, cioè non condizionarlo, ovvero non leggere il suo pensiero [che a livello di emersione inconscia e pre_conscia non può essere “letto”, ma solo condizionato].
 
nota_2
 
che il verbo sia la tecnica come divenire creatore è esemplificato dall’assonanza delle due parole inglesi:
 
word = parola = verbo = cristo;
work = lavoro = tecnica [azione] = divenire.