principio_teologico_fondamentale [sette condizioni]: sintesi dell'episteme
 
la differenza [punto 1.]] tra teologia mitica [non scientifica, pre_epistemica: utilizza schema tripartito/non può confutare la filosofia di Severino, come si dice in altro paragrafo] e teologia scientifica [= epistemica, utilizza schema quadripartito], e il passaggio dalla prima alla seconda, si fondano sul seguente principio [suddiviso in sette condizioni, sintesi di tutto l’episteme]:
 
1.] la ragione causale dell’esistenza di Dio [la ragione del perché Dio esiste, la causa della sua esistenza] non sta in Dio stesso [determinazione questa della teologia mitica, che non pensa adeguatamente Dio, ma, mentre crede di pensarlo, in realtà lo “elogia”, e crede che elogio e pensiero siano la stessa cosa] [infatti: identificare Dio con questa causa significa rinunciare a spiegare perché Dio esiste, giacchè questa spiegazione, se Dio è la causa di se stesso, di fatto è tolta: “Dio è Dio”, “Dio è l’assoluto”, la teologia classica tradizionale non sa pensare Dio, sa fare discorsi “retorici” su Dio, e la stessa filosofia neo_scolastica, anche di Bontadini, usa alcuni termini senza saperli ben definire: che cos’è la creazione ? che cos’è il nulla ? che cos’è l’essere ? dire che Dio è causa di Dio, significa solo “comprimere in Dio la spiegazione di se stesso”, cioè rinunciare a un discorso fondativo scientifico/si teme di affermare altri principii per l’idolatria dell’uomo, ma l’episteme, per tutti i prinicipii che precedono fondativamente Dio, utilizza scientificamente la lettera minuscola: ad esempio, il principio precede e determina il Principio, il primo è l’esistenza, il secondo è Dio/solo per l’uno si è fatta un’eccezione, riferendosi ad esso con il termine “Uno”, che in realtà è Dio, e l’uno precede e determina l’Uno, perché nell’evoluzione il dopo è più perfetto del prima], ma sta fuori di Dio [determinazione prima della teologia scientifica, poi vale anche Dio come auto_Principio], e sta nella complessificazione evolutiva dell’essere necessario;
2.] questa complessificazione è a.] esistenziale, b.] trascendente_spirituale, c.] immanente_materiale, e in tale complessificazione [eterna, immutabile e necessaria], convergente a Dio [senza divergenze parallele: Dio come nucleo dell’essere], non determinata da Dio, perché precedente e determinante Dio, …
3.] … la previsione del creato [progetto_uomo], Creato che sarà a.] esistenziale, b.] trascendente_spirituale, c.] immanente_materiale, convergente all’anti_Dio [inanimato/la determinazione verso Cosmo_Adamo e l’uomo sono successivamente artificiose (creazionismo_epistemico)_], è previsione necessaria [non libera e fantasiosa]: l’uomo come condizione necessaria per il più_che_perfezionamento di Dio [che ha bisogno dell’uomo, sia salvato che dannato];   
4.] l’esistenza effettiva del creato viene all’origine solo in seguito a una libera decisione di Dio [atto creativo/atto creatore] [libera: per questo la salvezza è libera e dipende nell’uomo dal libero arbitrio], che si compie necessariamente attraverso un suo sforzo sacrificale creatore [atto (para_)etico di Dio, fondamento dell’etica umana, che imiterà (perfettamente) il sacrificio di Dio nello studio, nel lavoro e nella castità];    
5.] la creazione si sovrap_pone [sovra_scrittura totemica, e partecipazione dell’uomo alla convergenza dei principii su Dio, in realtà sull’anti_Dio, e conseguente pulsione protonica alla permutazione uomo/Dio: “io vorrei divorare dio_padre”] all’essere necessario, e ciò determina nell’uomo il male, …
6.] … per cui l’etica umana [opere] deve necessariamente e virtuosamente incrociarsi con le condizioni [procedurali e strutturali] della salvezza [fede e sacramenti: scrittura e tradizione], …
7.] … le quali, distese evolutivamente nella storia della salvezza, parallela e complementare con la storia del mondo e del genere umano [nel quale si compie l’identificazione necessaria e salvifica dell’uomo con l’anti_cristo, mentre nella prima (la storia della salvezza) ci si scinde dall’anti_cristo per proiettarsi in cristo: principio_dantesco della discesa e ascensione, ed essenza della secolarizzazione e della civilità della tecnica, forme di ascensione simulata, nella quale si compie la fase discensionale: ora l’umanità è nel punto del passaggio], le quali si compiono parallelamente alla nuova creazione [cristico_clonativa: cosmologicamente e psico_biologicamente: eucaristicamente], attualmente in atto e anch’essa sacrificale, per cui la parte di Dio creatrice è adesso ancora crocifissa: in studio, al lavoro e casta.