L'auto-concetto (p11) (concetto che rimanda alla fenomenologia epistemica)

Il concetto di "auto-concetto" sta a significare che ogni termine racchiude una verità intrinseca, suggerita da se stesso e dalla propria funzionalità nel discorso (teoria dei giochi linguistici, epistematizzata: gerarchia dei giochi linguistici, primo uso del pensiero: metafisico-teologico; segue ...).
Così, ad esempio: Dio esiste perchè il termine "Dio" è fatto per esprimere un significato, e questo significato rimanda a un ente esistente (l'ateo non trae la sua "verità" dal termine di Dio, ma da una sua definizione e rappresentazione, sempre inadeguata, cioè tale da giustificare l'ateismo; se fosse dato l'esatto concetto di Dio, l'ateo rimarrebbe senza argomentazioni razionali); i termini "fiaba" e "favola" rimandano a un concetto (auto-concetto: la verità intriseca al nome), che non vuole descrivere la verità (se non in termini metaforici); il costrutto concettuale "cavallo-con-le-ali" è auto-concetto, che rimanda alla fiaba  e alla favola (tuttavia non si esclude che in paradiso non possa esistere l'"unicorno", ecc.. Come si dice nelle dimostrazioni, la fantasia descrive spesso il soprannaturale, nel quale è possibile una manipolazione genetica senza limiti).
Si constata che il concetto di auto-concetto rimanda effettivamente alla teoria dei giochi linguistici.