interpretazione_epistemica di alcune rappresentazioni_cinematografiche, finalizzata alla ricerca nei film di elementi soprannaturali
[aggiornato al 31/7/2007, ore 18:00]
film analizzati:

1.] “star trek. the motion picture”_eseguito
2.] “il tagliaerbe”_eseguito
3.] “the matrix I, II, III”_eseguito
4.] “guerre stellari I, II, III” [nuova classificazione: IV, V, VI]_eseguito [23/7/2007]
5.] “alien I, II, III, IV”_eseguito [22/7/2007]
6.] "la guerra dei mondi"_eseguito [22/7/2007]
7.] "independence day"_eseguito [22/7/2007]
8.] “punto di non ritorno”_eseguito [24/7/2007]
9.] “blade runner”_eseguito [24/7/2007]
10.] “polar express”_eseguito
11.] “2001: odissea nello spazio”_eseguito  [22/7/2007]
12.] “andromeda”_eseguito [23/7/2007] [aggiunto punto 5.]]
13.] “proteus IV: il seme del demonio”_eseguito [23/7/2007]
14.] “il nome della rosa”_eseguito
15.] “war games”_eseguito [25/7/2007] [aggiunto punto 5.]]
16.] “il mondo dei robot”_eseguito [24/7/2007] [aggiunto punto 5.]]
17.] “metropolis”_eseguito [25/7/2007]
18.] “pinocchio”_eseguito
19.] vari robot giapponesi_eseguito [25/7/2007]
20.] "transformers"_eseguito [31/7/2007]
21.] "viaggio allucinante"..._ in fase ...

premessa

 
caratteri della ricerca:
 
1.] analisi di alcuni film, specie di fantascienza [si trascura il problema di posizionamento del film sulla matrice dimensionale e si dice solo che l’analisi fa riferimento alla dimensione corporea del paradiso, di dio e delle anime_paradisiache];
2.] analisi attuata tramite ricerca di conferme dell’episteme [rappresentazione del soprannaturale] nei film;
3.] elenco dei film casuale;
4.] analisi limitata al ricordo del soggetto_espositore [nessuna revisione, solo successive eventuali integrazioni];
5.] spesso [quasi sempre e forse sempre] l’autore del film non è consapevole che sta rappresentando il soprannaturale;
6.] utilizzo di un concetto “largo” di soprannnaturale: si ricerca ogni elemento che fa riferimento all’esistenza [non conosciuta dall’autore del film] di un qualche fenomeno o struttura reale non apparente, anche se creata, immanente e relativa non solo a dio ma anche solo all’uomo [cioè si definisce soprannnaturale anche il creato, purchè non apparente all’uomo nella sua dimensione attuale terrena];
7.] analisi in progresso [la pagina viene di volta in volta costruita e viene chiusa quando indicato nel titolo del paragrafo (la presente pagina) o del sotto_paragrafo (“film: …”)_];
8.] non si riportano immagini tratte dai film [che avrebbero reso la ricerca assai più esplicativa] per motivi di diritto d’autore [ricerca dei permessi per l’utilizzo delle immagini attualmente non resa possibile/non essenziale alla presente indagine]. per questa ragione la presente ricerca fa quindi spesso riferimento, verbalmente, ad una specifica sequenza del film analizzato, alla quale si rimanda con descrizione mirata;
9.] l’analisi viene compiuta per punti, alcuni in sequenza, altri meramente di elenco, senza distinzione tra sequenza di ragionamento e mero elenco;
10] la rievocazione in memoria delle sequenze dei film [punti di analisi] avviene in modo casuale, ovvero con parti dei film successive che possono essere ricordate/analizzate prima di quelle precedenti: tuttavia l’esposizione è, per quanto possibile, organica, mirando a dare anche un significato unitario del film;
11] si utilizza anche la sacra_scrittura [film che spiega la bibbia/la bibbia che spiega il film];
12.] il testo deve essere considerato come produttivo di teoria speculativa aggiuntiva, cioè la presente ricerca incrementa la metafisica_epistemica e, in generale, l’episteme;
13.] l’episteme solo minimanente è stato incrementato da questi film: esso li ha preceduti, e i film solo lo hanno confermato;
14.] la presente ricerca, individuando il soprannaturale nei film, ne dimostra l'esistenza;
15.] anche in riferimento alla dimostrazione dim_2, la presente ricerca mostra come il soprannaturale [nell'interpretazione epistemica del cristianesimo e della sacra_scrittura, ad esempio degli eventi edenci] costituisca la struttura invariante di ogni fantasia, anche e soprattutto di tipo fantascientifico.
 
 
inizio analisi
 
1.] film: “star trek. the motion picture” [primo film sulla serie televisiva a carattere fantascientifico “star trek”]
 
sintesi del film: i protagonisti viaggiano sulla loro astronave nel cosmo, fino a imbattersi in un organismo alieno, descritto come un’astronave dalle proporzioni gigantesche, in realtà poi si scopre che si tratta di un piccolo satellite mandato in orbita molto tempo addietro, il cui programma era studiare l’universo. il satellite negli anni lo ha eseguito “alla lettera”, incorporando dati e rappresentazioni di tutto l’universo e, introiettato in un buco nero [o reinviato in esso dal pianeta delle macchine, i cui abitanti forse lo hanno riprogrammato/ricordo debole], torna sulla terra come astronave e campo energetico gigantesco, il cui scopo è ora completare il programma: unirsi al suo “creatore” [“viger vuole unirsi al creatore”], che essa astronave scopre essere l’uomo [gli scienziati hanno costruito il satellite], e gli astronauti protagonisti consentono al satellite di unirsi con due di essi per completare il programma del satellite [unione uomo_macchina].
 
analisi_epistemica:
 
1.] l’astronave protagonista [“enterprise”] vola, quindi è il rivestimento di un angelo e, poichè è unica, dello spirito santo, dentro cui stanno gli uomini/piloti [l’astrovane è immagine anche della chiesa];
2.] il viaggio nel cosmo è lo spostamento nel cosmo delle anime paradisiache [anche con riferimento al campo cristico/rete dei molti dei: “… Il vento soffia soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo spirito”: gv 3, 8/“… Le volpi hanno le loro tane, e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”: lc 9, 58/infatti, poiché cristo_episteme svolge la copertura epi_stematica dell’Intero, non ha un luogo, ma nella sua scomposizione è multi_centrato nei molti centri/nodi della rete, o siti, come lo spirito santo, e l’astronave cerca nei vari pianeti i molti siti, le molte “terre”], ma anche, prima, l’ascensione al cielo, compiuta forse proprio dentro gli angeli [“…: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”: gv 1, 51, secondo anche l’escatologia angelica, nella quale gli uomini consentono negli ultimi tempi l’incarnazione degli angeli/così questa esegesi si applica all’astronautica, nella quale gli uomini vanno in cielo con l’astronave come andranno in cielo portati negli angeli negli ultimi/“… Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo … uno sarà preso e l’altro lasciato”: mt 24, 37/“…, fu elevato in alto sotto i loro occhi …”: at 1, 9/“… e fu portato verso il cielo”: lc 24, 51/“… fu assunto in cielo”: mc 16, 19: l’ascensione al cielo di gesù è fisica (spazio_temporale): egli non va nell’universo, ma aumenta di spessore energetico dimensionale, e viene così ri_assorbito dal/nel suo corpo scavalcante gli infiniti universi/cioè, mentre ascende, gesù non va verso le galassie (spostamento orizzontale), ma aumenta di dimensioni fino a raggiungere la dimensione epistemica della copertura cristica dell’Intero, associato qui al creato (spostamento verticale)_]; 
3.] nel loro viaggio, i protagonisti/astronauti incontrano un’altra astronave: rapporto tra spirito santo e lucifero/satana [in realtà, anche l’enterprise è lucifero, perché sradica l’uomo dalla terra];
4.] quest’altra astronave [viger/voiager], è di proporzioni immense [cosmo_lucifero], inferiori a una galassia, perché non incorpora [secondo il film] le galassie, ma le loro riproduzioni schematiche [“una rappresentazione dell’intero universo”], cioè viger/lucifero introietta e incorpora nel suo viaggio il “frutto” della conoscenza, associato il peccato di conoscenza, come introiezione della fonte energetica divina, che fa cadere lucifero e lo trasforma morfologicamente nel mostro di satana [le “metamorfosi” di ovidio e la “metamorfosi” di kafka, trasformazioni genomiche demoniache che appaioni attualmente in tutte le tipologie degli insetti];
5.] viger/lucifero a un certo punto dice: “voglio unirmi al creatore”, per completare il suo programma, che è il programma della navicella voiager, che è apppunto il peccato di conoscenza: conoscere e introiettare tutto, fino a dio: nel film, il creatore è l’uomo, perché l’uomo ha messo in orbita voiager, che poi, viagginado per l’intero universo fino a tornare sulla terra tramite un boco nero, completa il suo programma, intrioettando le rappresentazioni di tutte le galassie, e quindi cresce di dimensioni: gli rimane da conoscere solo l’uomo [il “creatore”], che lo aveva posto in orbita. ambivalente è quindi il messaggio del film, al confine con il soprannaturale: viene evocato il creatore, ma questo è solo l’uomo. invece l’interpretazione epistemica sa che l’astronave, in quanto vola ed è grande, è lucifero [lo spirito santo è colomba], e lucifero in eden vuole unirsi al creatore, come ora, sia per peccare [prima della caduta, per “essere come dio”], sia ora [dopo la seconda caduta] per avere la salvezza dal suo destino infernale [l’incontro con viger è l’incontro con  satana];
6.] alla fine del film, un uomo accetta di unirsi a viger, insieme a una donna, robotizzata [tale è la condizione del peccatore a causa del peccato: la possessione robotizza i comportamenti secondo le pulsioni]: sono adamo ed eva, in eden, che introiettano la fonte e, con essa, satana: “… E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui …”: gv 13, 27];
7.] appare ora un altro elemento soprannaturale: l’uomo, unitosi a viger e alla fonte [il centro di viger riproduce l’eden, anche nella forma estetica], va in estasi come anima_paradisiaca, di cui è evienziato lo spessore estetico_energetico: uomo che emana raggi di energia, che, secondo la matrice dimensionale, sono anche raggi di spirito: l’estasi dell’anima davanti a dio e a se stessa;
8.] ora, adamo ed eva sono uniti con lo spirito santo [esito positivo] [lucifero nel film];
9.] la struttura centrata che sta attorno a ciò che nel film viene definito “orifizio di viger”, davanti a cui si ferma l’astronave “enterprise”, ha condizionato la rappresentazione epistemica dell’iperuranio, che ha posto nell’orifizio dio, e tutto attorno vi ha visto il computer_divino, evidentemente ingrandendo le dimensioni di tale struttura, proporzionandole alle dimensioni della teosfera divina;
10.] in eden, al centro di viger [l'eden dello spirito santo, suo rivestimento robotico, è mobile, cioè è come una stazione spaziale, perchè lo spirito santo "procede"], viger chiede all'uomo di unirsi con lui per completare il programma: è la fusione umano_demoniaca che si compie in adamo, quando, introiettando la fonte [sovrap_ponendosi ad essa], adamo, come detto, introietta anche satana.
 
 
2.] film: “il tagliaerbe” [film sulla realtà virtuale]
 
sintesi del film: uno scienziato completa la costruzione della tecnologia virtuale, capace di amplificare il potere della mente dell’uomo che la usa, e la cavia umana, utilizzata per provare tale tecnologia, potenzia se stessa fino a minacciare il genere umano. avviene così una lotta nella realtà virtuale tra lo scienziato e la cavia umana, che si conclude con l’apparente sconfitta della cavia umana, la quale in realtà riesce a uscire dalla realtà virtuale, fino a penetrare nei circuiti mediali di tutto il mondo [qui il film si conclude].
 
analisi_epistemica:

1.] il film si incentra sul potenziamento delle capacità mentali dell’uomo ad opera della realtà virtuale: l’episteme interpreta la realtà virtuale come
 
a.] luogo dell’universo apparente [incrocio tra rappresentazione attiva  e passiva],
b.] un livello del paradiso,
c.] luogo manipolabile da dio e quindi
d.] luogo della creazione,
e.] luogo in cui appare, calandosi, la struttura androsferica umano_divina, esplosa nel corpo cosiddetto a forma cruciforme [torso, braccia e gambe: il vetruvio di leonardo da vinci] [corpo o livello vitruviano];
   
2.] la girosfera rappresentata nel film è appunto la struttura tecnica in cui si innesta l’andro_sfera, essendo il corpo di dio ricoperto della sua tuta [reale] virtuale: l’uomo_vetruviano è proprio solo della realtà virtuale: “… Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno …”: gn 3, 8: dio appunto si cala in eden con la tecnologia virtuale;   
3.] interessante è notare nel film il rapporto tra realtà reale [cosmo_cartesiano] e virtuale [cosmo_galileiano/kantiano/di putnam]: infatti, l’uomo terreno ha esperienza solo del suo corpo virtuale, che prova sensazioni a livello reale nel sistema di unità organica, per cui la storia [realtà virtuale] ha effetti sulle strutture reali [il concepimento virtuale ritaglia da dio l’anime reale, nel primo poi calata];
4.] il fatto che l’uomo abbia esperienza solo della realtà virtuale è prova indiretta dell’esistenza di dio: normalmente dovrebbe apparire anche la realtà_reale, in cui l’androsfera umana è rigidamente incastonata nella girosfera [come già si è detto in saggi epistemici del 1992, 1995 e 1996], “rigidamente” perché in paradiso l’uomo non deve “muoversi” [lo farà per conservazione dell’identità terrena, in cui l’uomo si muove], ma solo contemplare e godere, e ciò spiega la clausura monastica, il cui “stare fermi” in preghiera e contemplazione nelle celle riproduce la condizione androsferica rigidamente incastonata. il film dimostra indirettamente, l’esistenza di dio [nuova dimostrazione epistemica: dim_149], perché la realtà reale all’uomo non appare, e quindi, poiché tutto l’universo apparente è virtuale, la realtà reale è enorme, e poiché essa non appare, esiste un Essere/volontà che ha “truccato” la dimensione apparente dell’uomo, limitando nell’uomo le sue dimensioni conoscitive [dimostrazioni delle rappresentazioni];    
5.] l’episteme, per la rivoluzione epistemica [principio di analogia] pone dio nella girosfera: teosfera e androsfera; 
6.] alla fine del film, nella lotta finale tra i due protagonisti, appare l’opposizione tra cristo e anti_cristo, manifestata poi anche apertamente con il fatto che il protagonista positivo, che fa le veci del bene, appare come cristo crocifisso [appare il crocifisso];
7.] il luogo virtuale appare sferico, e ciò fa pensare alla camera_bianco_virtuale, che dovrebbe essere l’universo [il quale non è il cosmo: forse il cosmo è cartesiano reale, e l’universo è galileiano virtuale/elementi di cosmologia epistemica: dati nuovi da acquisire];  
8.] come per il film “the matrix”, anche in questo film l’autore cade in un fraintendimento, interpretando la realtà virtuale come una realtà virtuale di secondo livello: infatti, l’uomo “in carne ed ossa” non deve indossare una tuta per entrare nella realtà virtuale: l’uomo apparente [e così gesù incarnato] ha costituzione fisiologica di tipo vetruviano [androsfera esplosa], e quindi “la carne e le ossa” e l’universo in cui appaiono, sono già realtà virtuale, che nel film indossa la tuta per calarsi in una dimensione virtuale, dunque, di secondo livello [per la difficoltà riguardo all’eucaristia, per il parallelismo eucaristico dietro la realtà virtuale del pane e del vino sta la realtà reale del pane e del vino];     
9.] alla fine del film la cavia_umana cerca di uscire dalla realtà virtuale, che sta per deflagrare con la realtà reale che la costituisce [il laboratorio scientifico]: è la rappresentazione di satana che cerca di uscire da dove di trova, per evitare di cadere all’inferno [“… Poi la morte e gli Inferi furono gettati nello stagno di fuoco”: ap 20, 17];
10.] il potenziamento dell’uomo tramite la realtà virtuale potrebbe significare che l’uomo amplifica i propri poteri nella dimensione virtuale del paradiso [il cui centro è l’eden/non quello biblico]. Il rapporto parallelo tra realtà virtuale e reale mostra come in eden adamo ed eva abbiano agito calati nella realtà virtuale, con effetti [della introiezione e caduta] in quella reale [caduta come uscita dell’anima dal corpo (androsferico ?)_]. la stessa cosa per lucifero [“…, egli li tiene in catene eterne nelle tenebre, per il giudizio del gran giorno”: gd 6]. si ritiene che il demonio trovi una diminuzione della sua condizione “pressata” [cioè trovi sollievo, secondo le parole di gesù] tramite lo sfogo del peccato umano [mt 12, 43: “… Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima …”]/ovvero, il demonio esce dall’uomo grazie allo sfogo del peccato, in cui il demonio trova sollievo. anche per questo, ma non solo per questo, il demonio induce l’uomo al peccato. per bloccare la penetrazione della tentazione, che si tramuta in pulsione, sono necessarie la spiritualità e la preghiera, avendo esse effetti esorcistici, però esse producono nell’uomo moderno l’effetto di “torsione mentale”, perché il demonio reagisce, sottoponendo ad alienazione e stordimento l’uomo che prega. la “dimora vuota, spazzata e adorna” è la mente dell’uomo moderno, che dopo lo sfogo del peccato non agisce per bloccare, come detto, il ritorno della possessione. 


3.] film: “the matrix I, II, III” [film sulla realtà virtuale]
 
sintesi del film: si tratta di una serie di film. il tema è quello del dominio delle macchine sull’uomo, che si realizza tramite la realtà virtuale e il controllo della mente. per sopravvivere, le macchine, che, divenute intelligenti con il progresso, hanno preso il sopravvento sull’uomo, hanno bisogno dell’energia dell’uomo, di cui esse si nutrono in modo cannibalesco, coltivando la vita in sterminati campi, in cui gli uomini sono cresciuti fin da bambini all’interno di uova e vasche, per essere liquefatti e assorbiti dalle macchine. per una ragione che la ricerca epistemica non ha compreso, nella loro crescita all’interno delle vasche, gli uomini sono portati a sognare, calati nella realtà virtuale, in cui essi si relazionano socialmente tra loro, credendo che tale realtà sia quella reale. ma alcuni uomini sono riusciti a svegliarsi, ad uscire dalla realtà virtuale, a emergere dalle vasche [riunite all’interno di gigantesche torri], e cercano di liberare gli altri uomini, per salvarli dalla loro distruzione operata dalle macchine. questi uomini costruiscono una città e, capeggiati dal loro eroe, il salvatore/messia che aspettavano, il cui avvento era stato previsto dalle macchine, programmate e guidate dall’“architetto” [il quale attende nella sua stanza l’eroe/messia], cercano di salvare la loro città dall’aggressione delle macchine. 
 
analisi_epistemica:

1.] il film è epistemicamente di estrema importanza: subito la ricerca_epistemica ha individuato la sua contraddizione: le vasche sono la condizione normale dell’uomo e di dio, e non la condizione strana dell’uomo [si fa riferimento ai “cervelli nelle vasche” di putnam]: l’eroe del film esce dalla realtà virtuale, in cui il suo corpo ha conformazione vitruviana [braccia e gambe esplose], ma uscito dalla realtà virtuale, riemerge in essa: dentro la vasca non sta l’androsfera, ma un altro uomo vitruviano a forma esplosa, cioè ancora un corpo per la realtà virtuale [putnam non vuole essere cervello nella vasca, perché tale è una condizione non controllabile, e se è determinata dall’evoluzione, questa non è più casuale, inoltre la realtà androsferica reale non appare: quindi l’uomo è immerso in una realtà metafisica non apparente e non controllabile. l’uomo moderno è un uomo che ha timore del sacro e per questo lo rimuove, lo censura: l’uomo moderno teme dio [altrimenti non può peccare e non può dominare l’uomo e la vita] e per questo nega dio: lo nega per poter operare il peccato senza sensi di colpa. per questo putnam teme di essere cervello [cioè androsfera] nella vasca: se l’uomo è per la vasca, lo scopo dell’uomo è contemplare ed essere etico, e non più agire e manipolare;
2.] la seconda lettura del film è più attinente al film stesso, ma anche qui è in contraddizione, cioè non riesce a uscire della visione della realtà propria dell’uomo moderno: uscito dalla realtà virtuale [e rientrato in essa] l’eroe scopre che la città di new york che conosceva era falsa: la vera città ha i grattacieli diroccati: cioè è un panorama post_moderno di desolazione. l’episteme ha associato tale diroccamento al fatto che l’eroe, svegliato dal sogno, scopre che la storia come ascensione e progresso è un sogno, non esistono il medioevo, la modernità, ecc., ma l’uomo è sempre rimasto nell’antichità, prima ancora della preistoria. invece, il film ripone l’uscita dal sogno tra i grattacieli: cioè per il film è esistita la modernità, e poi è venuto il deserto [in senso post_moderno, non mistico];    
3.] il discorso dell’architetto sul libero arbitrio e sulla necessità, nel programma della storia di matrix [la matrice come super_computer], dell’avvento nella storia di un messia dovvrebbe essere analizzato parola per parola [alcune sono forse insensate, altre dovrebbero essere considerate come intuizioni epistemiche inconsce]: la storia, costruita dalla provvidenza/spirito_santo [l’architetto è immagine del padre_creatore e l’eroe del film è immagine di cristo], agisce [si constata] per eroi [inviati da dio], indipendentemente dalla loro positività o negatività morale: eroi [comunemente] positivi sono ad esempio mosè, carlo magno, napoleone, ecc.; eroi [comunemente] negativi sono ad esempio hiter, stalin, ecc. [eroi, perché furono considerati tali da alcuni popoli]. cristo è nella prospettiva cristiana il massimo eroe, che non fa breccia ancora nel genere umano, perché il suo programma prevede che egli non “trionfi” forzando la volontà umana [come un condottiero politico e militare, che annienta con la forza gli avversari]: la debolezza di cristo si inquadra sul fatto che lo scopo di dio è selezionare gli uomini “in spirito e verità” [gv 4, 23], ovvero anche sulla loro ricerca della verità, e questa deve essere libera: “spirito” significa adorazione, ma prima carità [agape]: se dio si impone all’uomo [facendo prevalere l’apparire sull’essere] toglie all’uomo la libertà e il gioco della selezione risulta così falsato e compromesso [così il giudizio, e la storia della salvezza, che è il faticoso riconoscimento di dio da parte dell’uomo, risulta compromessa]. a cristo non interessa imporsi, perché egli sa ciò che è, e non ha bisogno del riconoscimento superficiale degli uomini [apparire], ma necessita del riconoscimento “in spirito e verità” [llibero e sacrificale]: il suo scopo è di “saggiare” l’uomo [egli è il “saggiatore” dell’uomo/utilizzo di linguaggio retorico], e per farlo deve “proporsi” all’uomo, non “imporsi”, deve cioè stimolarlo e per questo anche provocarlo, allo scopo di determinare una reazione di accettazione o di rifiuto, purchè l’uomo non risulti inerme e così non giudicabile e selezionabile. quindi, va compreso perché dio invia “eroi”, “capi” e “guide” nella storia [va compresa la necessità strutturale di tale componente storica];
4.] il modo con cui l’eroe esce dalla realtà virtuale per attivare se stesso nella dimensione androsferica [nell’interpretazione epistemica della vasca] è importante per lo studio del rapporto tra reale e virtuale, con implicazioni per l’etica, la storia e la steleologia;
5.] il capo dei ribelli offre all’erore due pastiglie: una per dimenticare e una per conoscere: evidente il richiamo al frutto/fonte edenica della conoscenza;
6.] la parabola messianica rappresenta l’eroe come un cristo moderno e post__moderno, capace anche di volare [ascendere]: interssante notare che le super_capacità acquisite e spendibili nella realtà virtuale sempre più, fino al terzo episodio del film, diventano spendibli anche nella realtà reale, con implicazioni steleologiche [e associazione, per tale aspetto, del film a “il tagliaerbe”, già analizzato];
7.] a un certo punto del primo episodio si vede un ragno che cattura un uovo con dentro un bambino: per l’escatologia angelica, le anime dannate sono appunto ri_partorite all’interno delle uova dei demoni: essi usano l’uomo come serbatorio di energia vitale per allivare la loro condizione [forse pressata] [come dice gesù in mt 12, 43: “… Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo”];
8.] la stanza, in cui l’eroe incontra l’architetto [dio_padre e dio_figlio] mostra molti schermi: questa rappresentazione [insieme ad altre] ha confortato la teoria epistemica della relazione tra le monadi tecniche cristiche [la stanza è l’iperuranio e glli schermi potrebbero essere le idee_platoniche, o anche solo gli schermi per la connessione multimediale tra le monadi];
9.] le gigantesche torri, in cui sono innestate le vasche, sono il sistema di unità organica, sezione della stele spirituale che ha incarnato la vita sulla terra, luogo della conformazione androsferica dell’uomo [teoria formulata nel 1992].


 
4.] film: “guerre stellari I, II, III” [vecchia classificazione] [ovvero, secondo la nuova classificazione introdotta: “Guerre stellari IV, V, VI”]
[non si analizzano i primi tre episodi della nuova classificazione/si analizzano solo i primi tre film della saga]

sintesi del film:
il popolo della repubblica lotta contro le forze del male, incarnate dall’impero galattico. questo costruisce una gigantesca base spaziale, avente la forma e anche le dimensioni di una luna, capace di distruggere con un potente raggio laser interi pianeti e così di minacciare la libertà dei popoli della galassia. il giovane eroe, sotto la guida di un vecchio cavaliere jedi, che lo inizia alla religione della “forza”, che tutto pervade ed è l’energia segreta e misteriosa dell’universo, con l’aiuto dei suoi amici sconfigge le forze del male, guidate dall’eroe malvagio, che poi si scopre essere suo padre, che il giovane jedi, suo figlio, alla fine della saga riesce a convertire, e dall’imperatore, un vecchio monaco, che  è il signore del lato oscuro della forza, il quale cerca di attirare ad esso il giovane, ma non ci riesce e viene ucciso dal padre.

analisi_epistemica:


1.] il film si presta a numerose e varie considerazioni, che non sono solo interpretazioni epistemiche, ma anche solo elementi culturali;
2.] la “forza” è lo spirito, che l’uomo non può guidare, perché decaduto, ma in paradiso potrà guidare, non in modo “magico”, ma scientifico [controllo paradisiaco dello spirito];
3.] le astronavi, per muoversi come si muovono nel film, devono vincere la forza di gravità: già dopo la risurrezione, la terra, pervasa dalla stele incarnantesi [che dovrebbe spaccarla, come le radici di un alberto spaccano il cemento, e l’edera il cemento armato di un palazzo], è caratterizzata da gravità negativa o inversa: i corpi ascendono naturalmente. così in paradiso le astronavi si muovono in ogni direzione senza forza contraria, anche se ci si chiede ancora quale senso abbia il moto vitruviano delle anime, memore dell’identità terrena conservata e rivissuta, nella condizione di pieno appagamento estatico paradisiaco;
4.] alla fine del II episodio [V, nella nuova classificazione], appare il grande fondo della città sospesa sulle nuvole: questa grande visione tecnologica, di cupola immensa rovesciata, deve aver condizionato la visione epistemica dell’interno delle piramidi degli ultimi tempi, che racchiudono gli ovuli delle colombe angeliche, poste nella stessa posizione in cui il giovane eroe lotta con la spada laser contro l’eroe del male, e questi gli si rivela essere suo padre;
5.] alla fine del III episodio [VI nella nuova classificazione] la luna artificiale viene distrutta in modo diverso che nel I episodio [IV nella nuova classificazione]: ora l’astronave dell’eroe penetra nel nucelo della luna, che appare come una fonte di energia sospesa tra due raggi o strutture: questa rappresentazione del nuceo energetico della luna artificale dovrebbe aver condizionato la concezione epistemica di dio come nucleo dell’essere, dio posto al posto del nuceo energetico, e associato l’essere_sferico e tecnico alla luna artificiale rappresentata in questo film;   
6.] i costumi del film [anche quelli delle forze del male] hanno contribuito alla definizione della concezione politica epistemica;
7.] con riferimento più stretto alla trama del film, la ricerca_epistemica non ha saputo individuare altri elementi. l’analisi ha cioè tratto spunti di riflessione con attinenza alle architetture scenografiche del film, che dovrebbero aver inciso sulle rappresentazioni grafiche epistemiche della realtà soprannaturale [soprattutto II-V episodio e III-VI episodio].  
 


5.] film: “alien I, II, III, IV” 
 
sintesi del film: la trama del film è spiegabile tenendo conto di tutti gli episodi [compreso il V, ancora ritenuto non essenziale (né compreso)], ma su questo primo punto seguente non è stata perfettamente compresa: sembra di poter dire che società industriali e aerospazioni_militari terrestri abbiano creato [o solo scoperto] un organismo alieno, allo scopo di svilupparlo come un’arma. questo dato di premessa non è comunque essenziale per l’interpretazione epistemica del film. dal suo primo episodio, esso fa comprendere come degli astronanuti, che navigano nel cosmo per ragioni commerciali con la loro grande astronave/cargo, scoprono su di un pianeta un organismo alieno che, salito a bordo, stermina l’equipaggio, ma viene sconfitto dalla eroina, unico superstite. il film si incentra sulla creatura aliena [= extraterrestre, alieno = alien], la cui forma mostruosa e il modo in cui si riproduce, attraverso la propria incubazione nel corpo umano [l’alieno, in forma di grosso ragno, deposita le uova del mostro tramite la bocca dell’uomo], deve suscitare nello spettatore terrore, angoscia e un sentimento di incubo.

analisi_epistemica:

1.] l’interpretazione epistemica del film è facile ed essenziale: come gli extraterrestri sono mitologia scientifica rappresentante gli angeli [di cui non è mai stata data rappresentazione opportuna (scientifica) nell’ambito delle scienze teologiche classiche, la quale è appunto quella dell’extra_terrestre fantascientifico e dell’ornitologia_epistemica, essendo gli angeli angeli_colombe di cui è matrice la colomba_spirito_santo], così l’alieno è il demonio [diavolo], apparente [per riproduzione genetica tramite incarnazione della stele sulla terra] negli insetti [e, precedentemente, nei dinosauri] [insetti e rettili, che nel regno di dio in terra saranno estinti];
2.] anche la grande astronave aliena nel film è un animale, perché ha una sagoma organica: il macro_demonio in questa rappresentata è allora satana [principe degli angeli, cioè macro_organo: cosmo_satana], all’interno del cui corpo gli astronauti entrano. viene precisato che gli extra_terrestri sono gli angeli e i demoni, perché questi sono colombe [volano, e i “dischi_volanti”, gli aerei e le astronavi sono loro armature/rivestimenti robotiche/i];
3.] il film rappresenta in forma fantasiosa il rapporto genetico_strutturale, nell’inferno, tra diavoli e uomini dannati [fusione umano_demoniaca]:
 
a.] sempre ogni film dell’orrore [che è anch'esso ambito di cultura interamente cristiana, perché l’orrore proviene geneticamente, tramite interfaccia schizofrenica, dall’inferno] rappresenta l’inferno, e non solo i film: anche le pene capitali [e nei castelli, le stanze della tortura];
b.] forse alla fine di ogni ciclo paradisiaco e infernale delle re_incarnazioni del corpo carnale di cristo [in cui si incarna linearmente l’anima_cristica e le anine dei beati], tutti i diavoli, come nel film, depositano nei dannati [dalla bocca allo stomaco] le loro uova, che poi crescono, schiudendosi, e uscendo i diavoli dal dannato [che non muore mai];
c.] questa rappresentazione è presente non solo nel film di alien, soprattutto nell’episodio II [dove si mostrano i soldati/astronauti prigionieri appesi alla parete, che chiedono di essere uccisi perché contengono dentro di sé le uova dei mostri e vivono nell’angoscia e nel terreore per la loro presenza mostruosa], ma anche nel film matrix, dove appunto i robot [in forma di ragni] coltivano la vita umana in sterminati campi per servirsi dei corpi degli uomini [cresciuti dentro uova e liquefatti dentro vasche, quella per la realtà virtuale] come serbatoi di energia [infatti dal peccato umano il demonio trae sollievo: mt 12, 43/lc 8, 31].
 
4.] nell’episodio IV appare la fusione umano_demoniaca infernale, inferno in cui il dannato dovrebbe essere unito geneticamente al demonio [come a una grande insetto];
5.] nell’episodio II, la complicità tra il grande alieno, madre dei piccoli alieni, che partorisce le uova dei ragni [quelli che depositano le uova degli alieni nei corpi umani, per la loro incubazione], e l’eroina, rappresenta la complicità edenica tra satana e la donna [la donna, per una pura ragione sequenziale: nel peccato, uomo o donna sono indifferenti];
6.] dell’episodio III, in cui il mostro appare in un carcere spaziale, si sottolinea il clima religioso in cui avviene la sua caccia [per la sopravvivenza dei carcerati], religione in senso post_moderno/post_cristiano;
7.] si ribadisce e si precisa che, se la fantasia cinematografica [e la realtà umana delle guerre, della povertà, delle torture e delle pene capitali] suscita orrore e terrore, questi due sentimenti di angoscia sono partecipazione delle realtà [fisiche e tecniche] infernali_reali. questo cinema, classificato come fantascienza_horror, non fa che “aggiornare” le rappresentazioni, per illustrazione, delle realtà infernali descritte ad esempio nella divina_commedia;
8.] si precisa inoltre un altro aspetto dell’angoscia infernale: un uomo può non provare le vertigini, e non provare [com’è normale] alcuna angoscia, se vede e tocca un insetto; questo perché agiscono in lui meccanismi di difesa genetici; il dannato, invece, è strutturalmente privo di questi meccanismi, essendo soggetto a vertigini infernali e [ad esempio] ad aracnofobia demoniaca [non solo tocca l’insetto_diavolo, ma è fuso geneticamente con esso, come in "alien IV"]. questi meccanismi di difesa caratterizzano anche gli atei/agnostici e peccatori, che non temono il sacro, essendo stato creato l'uomo come un soggetto a piena compensazione interna: capace, cioè, di vivere, trovando nel peccato il suo equilibrio, senza alcun bisogno di dio e senza alcun timore per la morte e il nulla/l'uomo dovrebbe infatti mettersi alla ricerca della verità partendo da una condizione di stabilità = libertà, sempre però partendo anche da uno stimolo esterno, che può essere l'amore per i propri familiari, soggetti alla morte, o il timore della storia e degli uomini, stimoli a "misura d'uomo", grazie a cui dio si fa trovare senza interferire con le variabili naturali;
9.] tutte le forme di horror e di cultura nera giovanile devono essere intese come inconscia penetrazione schizofrenica delle realtà infernali [anche per interfacciazione schematica], e come meccanismo di difesa da essa. la cultura horror è cultura cristiana: senza questa cultura, ad esempio, non si possono spiegare adeguatamente i "novissimi" sull’inferno;
10.] nell’inferno,
 
a.] gli uomini dannati subiscono l’aggressività dei diavoli;
b.] questi subiscono se stessi e loro reciprocamente;
c.] gli uomini aggrediscono se stessi e loro reciprocamente [l’“uomo nero” è il dannato].     



6.] film: “la guerra dei mondi” [rifacimento] 

sintesi del film: degli alieni, in forma di dischi_volanti, invadono la terra, allo scopo di cannibalizzare il sangue degli uomini, di cui essi si nutrono per sopravvivere. in realtà, le astronavi aliene stavano già sepolte sotto la superficie terrestre da molti secoli e millenni, per emergere nel nostro tempo, richiamati/risvegliati dal cielo.

analisi_epistemica:

1.] come l’interpretazione del film “alien”;
2.] viene rappresentata quell’invasione della terra da parte dei demoni, che è fantasia dal punto di vista storico, ma che è realtà dal punto di vista dell’effettivo condizionamento inconscio esercitato dai demoni [extra_terrestri alieni] nell’inconscio degli uomini e, quindi, sulla storia;
3.] viene qui precisato che la storia degli angeli è storia di colombe, e quindi gli angeli non sono “terrestri” [cioè il loro eden non fu forse terrestre], e quindi forse extra_terrestri in senso proprio [marziani, o anche fuori del sistema_solare];
4.] il condizionamento inconscio, di cui al punto 2.], viene eserciato a livello del sistema di unità organica [intra_stelico], e si serve anche dei fattori maieutici scatenanti della possessione, derivanti dal campo eseperienziale terrestre a livello virtuale_vitruviano [cioè l’esperienza quotidiana sulla superficie terrestre].



7.] film: “independence day” 
 
sintesi del film: degli alieni, in forma di dischi_volanti, invadono la terra, allo scopo di dominare il genere umano.

analisi_epistemica:

1.] come l’interpretazione del film “alien”;
2.] come l’interpretazione del film “la guerra dei mondi”;
3.] il concetto pregnante è che il genere angelico, nella sua forma demoniaca, vuole dominare il genere umano [invasione extra_terrestre = invasione della terra umana da parte dei diavoli];
4.] la battaglia aerea, nel film, tra le altronavi aliene e gli aerei dell’aviazione terrestre riproduce la battaglia tra gli angeli, di cui si parla nella teologia tradizionale, e acquisita nella teologia epistemica, angeli alcuni dei quali sarebbero diventati gli angeli caduti [forse perché, per dare risoluzione alla battaglia, gli angeli, che sarebbero caduti, sono entrati nella fonte energetica, frutto proibito, e si sono così trasformati nei mostri degli “alieni”/demoni];
5.] come detto in precedenti paragrafi, tale battaglia tra gli angeli è stata riprodotta nelle battaglie aeree delle due guerre mondiali;
6.] la grandezza delle astronavi [vaste come metropoli] è proporzionale alle dimensioni degli arcangeli. gli angeli invece sono proporzionali alle piccole astronavi.


8.] film: “punto di non ritorno” 
 
sintesi del film: degli astronauti approdano ad una nave spaziale contaminata dalle potenze infernali, essendo [pare] l’universo interfacciato all’inferno, per cui deve essere disattivata o distrutta una specie di macchina del tempo, intesa come ponte di collegamento tra i due mondi [l’universo e l’inferno parallelo], perché l’astronave cessi di essere contaminata e con essa l’equipaggio, soggetto a processi infernali di schizofrenia, violenza, de_composizione, ecc.  

analisi_epistemica:

1.] il film è stato visto una sola volta, per questo lo si ricorda poco. è di pregio tale per cui esso potrebbe essere considerato di secondaria importanza, in realtà esso è di importanza fondamentale;
2.] ci si deve chiedere perchè la fantasia di chi ha ideato il film porti l’universo ad essere collegato proprio con l’inferno, essendo questo concetto strettamente teologico: si tratta evidentemente di una fantasia fanta_scientifica, a cui si deve dare l’adeguato peso, in senso di interpretazione epistemica: questo film unisce la fantascienza ad un concetto attualizzato/ moderno di inferno;
3.] i processi schizofrenici, a cui è soggetto l’equipaggio [di schizofrenia vera si tratta, manifestandosi fenomeni di allucinazione e putrefazione facciale, che poi si rivelano solo incubi, e l'incubo è interfacciato alla realtà e con esso interferisce e la modifica] mostrano la tesi epistemica secondo cui la schizofrenia anticipa nel soggetto malato i processi psichici di disgregazione propri del dannato.
 

9.] film: “blade runner” [attenzione: film non analizzato a sufficienza/si elencano solo una serie di impressioni]

sintesi del film: in una società del futuro, racchiusa, nel film, all’interno di una grande metropoli, gli esseri umani vivono in una condizione post_moderna di decadenza, povertà e delinquenza. i signori del tempo sono i dominatori della tecnica, ovvero gli scienziati e, in particolare, coloro che possiedono le chiavi del funzionamento dell’ingegneria genetica, cioè il segreto della vita, i quali creano, per un capriccio del loro desiderio [a cui non si è in grado di dare spiegazione] androidi [o umanoidi], ovvero macchine simili biologicamente in tutto all’uomo, ma, anche [forse] potendone programmare il DNA per una vita eterna, programmati invece per poter vivere solo in un tempo limitato [potendo essere programmati come immortali, sono stati creati mortali]. questa consapevolezza da parte degli androidi, di essere forti [e forse anche godere] come super_uomini, ma destinati alla morte, li rende criminali e assassini [nichilismo], e così viene ad essi data la caccia da parte di una speciale sezione della polizia [si scopre alla fine del film che il poliziotto, protagonista del film, incaricato di dare la caccia agli androidi, potrebbe essere lui stesso una macchina artificiale, la quale è talmente simile all’uomo, che lui non lo sa, ma forse solo, alla fine, lo sospetta]. il capo degli androidi, alla fine, sul punto di morte [per esaurimento del programma di vita] confessa la sua angoscia al poliziotto, e lo lascia vivere.

analisi_epistemica:

1.] viene subito da considerare che questo film angoscia lo spettatore, anche perché il meticciato in esso rappresentato [fusione interrazziale tra i popoli] diventa l’immagine di un incubo del futuro, al quale l’instabilità [reale] delle condizioni economiche presenti sembra consegnare le generazioni future, anche costrette tutte a concentrarsi nelle grandi metropoli [come accade nel terzo mondo]. da questo punto di vista il film “blade runner” assurge a simbolo paradigmatico di ogni incubo sulla società del futuro, e in particolare dell'angoscia dei giovani;
2.] lo scienziato che programma [con sottointesa diabolica malizia] l’androide ad una vita mortale, potrebbe simboleggiare dio che programma l’uomo ad essere mortale [da questo punto di vista il film potrebbe essere un’accusa al Creatore dell’uomo, nella prospettiva cristiana] [ciò non tiene conto che l'uomo è mortale non perchè voluto tale da dio, ma per necessità soteriologica associata al libero peccato di adamo, a causa del quale (e non di dio) l'umanità è mortale];
3.] punto centrale dell’analisi epistemica è che, nella società futura rappresentata nel film [in cui l’incubo è un processo schizofrenico di infernalizzazione emergente], l’androide angosciato è il dannato, la cui condizione l'episteme studia scientificamente: il primo, infatti, cerca fotografie per ricostruire una propria identità terrena [che non esiste, perché l’androide, creato artificialmente, è senza passato, e ricerca/crea il proprio passato per poter credere di essere un uomo, e per questo spera di aver avuto una infanzia], per l’episteme il secondo è quell’anima che viene separata dalla propria identità terrena [il dannato non può gioire dei ricordi terreni di quando fu amato e, entro certi limiti, di quando amò egli stesso], per cui appunto questo androide che cerca il proprio passato è il dannato, che necessita di ricongiungersi alla propria identità terrena [ma viene da essa separato, anche perché è stata proprio la propria biografia terrena ad averlo allontanato da dio];
4.] il film rappresenta quindi, nell'androide, la condizione del dannato [e ciò spiega lo sfondo di angoscia del film].


10.] film/cartone: “polar express”  

sintesi del film/cartone: dei bambini dubitano dell’esistenza di babbo natale. un treno viene allora a prenderli per portarli al polo nord, nella città di babbo natale, affinchè essi lo vedano e possano così credere in lui.
 
analisi_epistemica:

1.] l’interpretazione epistemica di questo film/cartone è già stata data nel paragrafo m_.html, qui la sia riassume;
2.] il treno che sale al polo nord è satana che porta l’uomo, attraverso il viaggio del divenire epocale [antichità, medioevo, modernità e post_modernità], nel paradiso, che è la cività della tecnica;
3.] qui i folletti preparano i regali di natale, simboli dell’eucaristia, per cui nella città di babbo natale [in cui è evidenziata la tecnica] si attua la liturgia celeste, che gli uomini con la loro ascensione vogliono inconsciamente controllare, per dirigere l’eucaristia [le informazioni, essendo cristo verbo/linguaggio] verso di essi [i regali di natale];
4.] un bambino, entrato nel sacco dei regali, scopre il suo, e vuole aprirlo, ma un folletto lo esorta ad aspettera natale: viene così confortata la concezione epistemica secondo cui la civiltà della tecnica imita il paradiso, regno della tecnica, per scoprire le basi della pre_destinazione [il regalo: sapere in anticipo se si sarà salvi e così placare l’angoscia, a cui sono soggetti gli uomini del nord]: il film è quindi [inconsciamente] incentrato anche sul rapporto tra libero arbitrio e salvezza: il folletto dice che solo non conoscendo [proibizione edenica della conoscenza] la propria pre_destinazione [cioè se nel pacco c’è il regalo], l’uomo l’avrà [quindi la morale del film è cattolica: il calvinismo infatti anticipa la conoscenza, essendo per esso la ricchezza materiale (il regalo) “prova” della salvezza: “… Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza bianca sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all’infuori di chi la riceve”: ap 2, 17: il vincolo tecnologico di salvezza, e la clonazione cristica con l’uomo];
5.] dietro babbo natale sta dio_padre, possentemente raffigurato [e quindi satana che lo imita, perché il padre vero non appare nella vita terrena], ma anche cristo/cristo però, che è la salvezza, è il regalo, quindi babbo natale, che lo dona, è il padre [il volto del padre è lo stesso volto del figlio (giovanile): cambiano i ruoli/per l’episteme il padre è un giovane];
6.] quindi il film è fondamentalmente una parabola sulla struttura demoniaca della storia, che ascende al regno della tecnica [paradiso] e a cristo/anti_cristo grande fratello [tale è anche babbo natale], e sulla struttura della salvezza [dono/regalo di natale = cristo eucaristico e pre_destinazione di salvezza]: sapere in anticipo [aprire il regalo prima della sua consegna], per tranquillizzarsi e in realtà condizionare la salvezza verso di sè.

interpretazione del 3/5/2007 inclusa nel paragrafo m221.html_[...]

il film/cartone_animato in oggetto è paradossale: sembra un film innocente, solo per bambini, invece esso sembra racchiudere l’essenza della storia e del regno del male. posto, forse, che non si può vivere senza essere cattolici, allora l’ateo/agnostico deve necessariamente simulare il cattolicesimo: se vive nel benessere e nella salute, percepisce la salvezza, ma non può vivere fuori di un qualunque contesto, e così anch’egli deve vedere per credere, e sentirsi in paradiso: lo riproduce nella democrazia [potere delle anima sul paradiso], e vede cristo nel grande fratello: la televisione è l’oggetto che accompagna miliardi di essere umani: essa inquadra, separandoli, tra loro e dall’uomo telespettatore, il positivo e il negativo, facendo del telespettatore colui che usufruisce dello spettacolo del paradiso e dell’inferno, in cui la dimensione terrena è vissuta, in funzione identitaria, come eterno ritorno [la realtà come “spettacolo”, come dice severino].
cosa accade in questo film/cartone_animato ? i bambini, per credere, intraprendono il viaggio [ascensionale] verso il regno del nord, la città di babbo natale [dio]: il paradiso, dove vive cristo_babbo natale [o il Padre], e così il genere umano nella storia è asceso fino a eden, il paradiso che è il regno, cioè la civiltà della tecnica [il regno cristiano è la tecnica]. i bambini, poi, introducendosi nascostamente in questa città, vedono il processo tecnico che produce i regali di natale, cioè la tecnica associata all’eucaristia e alla procedura di salvezza, per interferirvi a proprio favore. I folletti creano i pacchi_regalo e li direzionano sulla terra chiamando i nomi dei bambini che li riceveranno [i beati]. e uno dei bambini protagonisti, che si nasconde in questo luogo tecnico [che è il paradiso della liturgia celeste, che crea l’eucaristia], dice: “ehi, quel bambino chiamato sono io !”: gli uomini in cielo [civiltà della tecnica], i bambini dentro gli ingranaggi della salvezza [i regali, costruiti e direzionati], gli uomini che agiscono in funzione sacerdotale sulla tecnica per dirigere il processo eucaristico a proprio favore [salute e benessere]. Poi avviene nel film l’incontro con babbo natale, il Padre. ma anche il fratello, cristo il grande fratello, che gli uomini conoscono nei politici, la cui funzione è oggi solo quella di legittimare la civiltà della tecnica e la sua stabilità futura, che garantisce salute e benessere, cioè la salvezza e la sua garanzia futura [calvinismo]. attenzione: il calvinismo appartiene a ogni uomo, non solo ai calvinisti: chiunque vive senza la chiesa è un essere pienamente compensato, che proietta la salvezza nella realtà che lo circonda: inconsciamente, per lui stabilità_terrena = stabilità ultraterrena; non ha alcun significato che costui dica “dopo la morte c’è il nulla”, a livello inconscio quest’uomo è insieme sia calvino che severino [con severino l’inconscio emerge al conscio]: l’inconscio è sempre credente, e l’inconscio secondo il male [il bene simulato] è sempre un credente protestante. In questo senso severino è protestante. Il suo cristo è dato dagli enti eterni: anche severino si circonda del rimedio: l’eternità del tutto.
come nel film i bambini vanno nella città nordico_polare di babbo natale, così l’umanità ascende nel processo storico, e come i bambini interferiscono con il processo tecnico, per dirigere i regali verso se stessi, così, nel contatto con i beni materiali e con il controllo della tecnica [aziende di produzione], gli uomini controllano inconsciamente la liturgia celeste [principio tempio tecnica: il tempio, vertice della tecnica, la controlla].

 
 
11.] film: “2001: odiessa nello spazio”
 
sintesi del film: il film rappresenta l’evoluzione dell’uomo dalle scimmie, caratterizzata dalla costante della tecnica [l’osso di un animale, usato come arma dalle scimmie, lanciato in aria si trasforma in astronave]. l’evoluzione è quindi accompagnata dalla tecnica, simboleggiata forse anche da un monolite [parallelepipedo], che gli astronauti, inviati sulla luna per studiarlo [un esemplare è infatti stato scoperto sulla luna], ritengono sia stato lì posto dagli extra_terretri, perché sistemato in modo ordinato [verticale]. esso, quasi una porta per varcare l’infinito cosmico, dovrebbe costituire uno [ambiguo] strumento di comunicazione tra gli extra_terrestri e gli esseri umani, e poiché si trovava anche al tempo delle scimmie, il film vuole forse ipotizzare che la vita sia stata causata sulla terra dagli extra_terrestri, o almeno da essi guidata nella sua evoluzione. in una misteriosa missione terrestre su giove, finalizzata a captare tali segnali extra_terrestri, gli astronauti subiscono il mal funzionamento del computer di bordo, che, per impedire di essere disattivato, li uccide, tranne uno, che appunta lo riesce a disattivare, e questo astronauta superstite viene poi portato dal monolite, che vaga nello spazio, verso una dimensione spaziale detta “oltre l’infnito”, fino ad approdare in una rappresentazione simulata della terra, in cui egli vede se stesso vecchio e poi sul letto di morte, per risorgere infine a nuova vita, apparendo un feto dalle proporzioni cosmiche, simboleggiando ciò, forse, la reincarnazione della vita. il monolite svolge una funzione ambigua, perché nuoce alle scimmie e agli astronauti che lo studiavano sulla luna, ma poi alla fine del film conduce david verso la scoperta dell’infinito e verso la sua rinascita. 

analisi_epistemica:

1.] uno dei primi film ad essere epistemizzato, esso si presta a tre osservazioni:
 
a.] rappresenta una ricchezza di significati ancora non esaurita dalla ricerca epistemica;
b.] è stato ed è ancora di difficile interpretazione;
c.] rappresenta forse uno dei massimi scostamenti tra la consapevolezza di chi lo ha costruito, e il soprannaturale che esso potentemente esprime, appunto senza che di ciò il regista ne sia stato consapevole.
 
2.] il riassunto che si è dato racchiude anche già una interpretazione del film:il rapporto tra evoluzione e tecnica, che la accompagna. la tecnica è simboleggiata:
 
a.] dall’osso delle scimmie, usato come arma;
b.] dal monolite;
c.] dall’astronave in cui l’osso si trasforma;
d.] dalla penna che naviga sospesa nel vuoto nell’abitacolo dell’astronave;
e.] dal telefono usato dalla figlia del dottor Edmund Floyd [forse adattamento simbolico di Sigmund Freud];
f.] dall’animale giocattolo che la figlia vuole o avrà come regalo dal padre dottor Floyd [forse una scimmia giocattolo, non ci si ricorda] [si riguarda spesso il film, quindi questo elemento verrà precisato] [la scimmia appunto come orgine dell'uomo, a cui la bambina si ricollega con la scimmia giocattolo].
 
3.] nell’interpretazione epistemica, il monolite è la fonte_edenica, il frutto proibito, che è ricercato dall'uomo e lo uccide [come adamo in eden], quindi strettamente collegata alla tecnica; 
4.] gli extra_terrestri, come detto più volte, sono i demoni [angeli caduti, che si mostrano anche come angeli non caduti, o “positivi”: “… anche satana si maschera da angelo di luce” [2 cor 11, 14]. si devono tenere presenti questi punti:
 
a.] l’extra_terrestre delle rappresentazioni scientifiche non è l’extra_terrestre previsto dalle statistiche: l’episteme nega la creazione di entrambi;
b.] il primo si rapporta sempre agli uomini in modo o pacifico [film “cocoon. l'energia dell'universo” e “incontri ravvicinati del terzo tipo”] o conflittuale [esempio: film “la guerra dei mondi”, rifacimento]: in entrambi i casi, si tratta di forme di pensiero immaginativo di tipo strettamente mitologico: cioè è quello stesso pensiero mitico che origina tutte le religioni della storia, che sta alla base della mitologia della scienza moderna e degli extra_terrestri in particolare;
c.] e in essi si proiettano gli angeli e i demoni [sempre questi ultimi, come i primi, perché si tratta di suggestioni], ovvero le forme invarianti e scientifiche della vita_intelligente_non_umana e …_animale, cioè l’angelo appunto.
 
5.] la letteratura e la cinematografia sono piene di storie in cui vivono gli extra_terrestri [e i robot/macchine]: sono i demoni. questa è la sensazione [intuizione] epistemica che si vuole trasmettere al lettore: in un tempo, nel film, quello dell’astronautica, in cui probabilmente [nella prospettiva darwiniana dell’origine della vita propria del film] il cristianesimo non c’è più o ci sarebbe come modernismo [in cui sarebbe facile prevedere l’abbandono della demonologia, ridotta a mitologia religiosa], gli uomini non credono più ai diavoli, intesi come residui medioevali, e cosa succede ? che la rivelazione, intesa come culturalmente “terribile” per il genere umano, dell’esistenza degli extra_terrestri [nel film, auto_rivelazione, essendo il film una epifania degli extra_terrestri, cioè dei demoni] [fatto che anche oggi si riporta quotidianamente nei giornali, e che costituisce il cavallo di battaglia, non detto, della ricerca di “terre gemelle”], capace di sconvolgere le certezze religiose di esso, è questa: alla fine della storia gli scienziati scoprono gli extra_terrestri e questi sono … quegli stessi diavoli che erano stati rimossi, ma loro non lo sanno. si riporta quanto scritto nello schema m126.html sulla demonologia_epistemica:
 
Un film che evidenzia la possesione demoniaca cui è soggetta la fede nel divenire storico_epocale è “2001: odissea nello spazio”, dove il dottor Edmund Floyd [che potrebbe simboleggiare Sigmund Freud] dice ai suoi colleghi scienziati riuniti sulla stazione orbitante Clavius: “sono certo che vi renderete conto del gravissimo potenziale di shock culturale e di disorientamento sociale insito nell’attuale situazione, se i fatti fossero prematuramente resi pubblici, senza preparazione e condizionamento adeguati”: è lo scoperta che lo scienziato fa dell’extra_terrestre, che si rivela agli uomini: questo extra_terrestre è il demonio della religione_cristiana, che ha portato gli uomini a proiettarsi nel cielo, allo scopo di creare lontananza dalla propria condizione terrena inferica e di ascendere con gli uomini al cielo, cielo paradisiaco, imitato come ascensione storica al cielo paradisiaco.   
 
6.] questa ascensione, di cui sopra, è quella che avviene nelle anime morte e risorte, se salvate, ed è rappresentata, alla fine del film, dal viaggio di david “oltre l’infinito”;
7.] questo viaggio si conclude con un fatto che l’episteme sapeva prima della visione del film e così immediatamente riconosciuto, ovvero l’interpretazione epistemica del seguente passo evangelico: “… Gli disse Nicodemo: “Come può un uomo nascere quando è vecchio ? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere ?”. Gli rispose Gesù: “In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio … dovete rinascere dall’alto” [gv 3, 4 – 7]. il feto gigante di cui alla fine del film è l’anima di david che ri_nasce nel grembo di dio, non metaforicamente: si tratta di una parto fisico, tutti i risorti tornano ad essere ri_partoriti in cielo;
8.] ma, come forse detto in altro schema [quello sulla psico_storia], il feto di cui alla fine del film è anche il feto_cristico, attuale, per cui gli uomini devono essere puri, perché stanno rinascendo adesso per clonazione cristica, e quindi gesù_bambino sta condizionando la storia, con i desideri [del bambino perverso polimorfo di freud, essendo il cristo rinascente inerziale], i sogni e gli incubi schiaccianti e condizionanti di un neo_nato [ad esempio, come detto, i grandi condottieri della storia sono questi “feti” che hanno paura della storia, della morte, del nulla, degli uomini, ecc. e che guidano le masse al proprio sterminio, per salvare se stessi]; 
9.] uno dei punti più difficili da capire [dal punto di vista della trama] è se il computer di bordo hal 9000 [che è un demonio, in quanto astronave, intelligente e non_umano], che ha soppresso l’equipaggio per non essere disattivato [= morire], ha sbagliato i suoi calcoli apposta, o per interferenza [forse] del monolite, giacchè sembra essere stato sincero nella previsione dell’avaria, e infatti avrebbe potuto uccidere david alla sua prima uscita, e ha nutrito il proposito di uccidere l’equipaggio solo dopo aver letto il labiale tra i due astronauti, impressionati e spaventati dal suo errore, e propensi a escluderne le funzioni: venendo all’interpretazione epistemica, questo errore del computer “infallibile” può essere interpretato come il clinamen di satana, o come l’errore di calcolo indotto da satana negli angeli che, in seguito a tale tentazione, sarebbero caduti;
10.] il film quindi narra della ricerca delle origini [come odissea], cioè di quegli extra_terrestri che sono i demoni, a cui la scienza tributa l’origine della vita umana e della sua positiva re_incarnazione, ed è una epifania del demonio.



12.] film: “andromeda”
 
sintesi del film: il film tratta di una crisi virale sulla terra, di provenienza extra_terrestre, che potrebbe estinguere il genere umano, ma il pronto intervento di un gruppo di scienziati riesce ad evitare il pericolo. dei militari devono recuperare un satellite precipitato sulla terra a conclusione della sua missione spaziale, ma un virus di origine extra_terrestre ha sterminato gli abitanti del villaggio in cui il satellite è precipitato [il medico del villaggio lo ha aperto, liberando così il virus] e uccide così anche i militari. scatta l’allarme, e il governo degli stati uniti convoca un gruppo di scienziati [i più esperti e preparati ad affrontare situazioni di emergenza batteriologica], il cui primo consiglio è quello di evitare la propagazione del virus, radendo al suolo la zona circostante il villaggio [che è isolato in una zona desertica] con l’arma atomica. essi si riuniscono all’interno di una base militare preparata per affrontare simili crisi, che è stata costruita come un laboratorio scientifico distribuito su più livelli sotterranei, dotato di un impianto atomico per l’autodistruzione, che si innesca automaticamente qualora il virus possa emergere in superficie dai diversi livelli della base. in questa stazione sotterranea gli scienziati studiano il satellite, riuscendo a isolare il virus extra_terrestre. per fortuna un errore di comunicazione [o l’indecisione del presidente della nazione] evita che esploda sul villaggio la bomba nucleare, perché gli scienziati scoprono che il virus cresce di dimensioni e si propaga nutrendosi di energia, e quindi crescerebbe a dismisura se potesse nutrirsi dell’energia sprigionata dall’esplosione atomica, diffondendosi in tutto il mondo in breve tempo [esso infatti continua evolvere e a mutare]. studiando quanto hanno in comune un vecchio e un neonato [gli unici sopravvisuti del villaggio] e uno scienziato, tutti e tre colpiti dal virus ma non morenti, gli scienziati scoprono che il virus può vivere solo in presenza di ossigeno [che tende a mancare nel sangue del vecchio, a causa di una sua malattia, e negli altri due soggetti, che respirano affannosamente, privando di ossigeno il proprio sangue], e così essi capiscono come neutralizzarlo, evitando anche coraggiosamente l’autodistruzione della base [innescata da una fuga del virus], la cui esplosione nuclare per autodistruzione avrebbe compromesso la sopravvivenza del genere umano, consentendo al virus spaziale di propagarsi sulla terra.           

analisi_epistemica:

1.] il film è stato interpretato principalmente per tre aspetti;
2.] aspetto_1: il virus viene epistemicamente interpretato come corpo dei demoni allo stato sintetico: il demonio non è solo spirito plastico e caotico, ma è anche rigorosa struttura geometrica;
3.] aspetto_2: la base ha differenti livelli per la de_contaminazione batteriologica: gli scienziati sono sempre più “puri” a mano a mano che scendono nel sottosuolo, all’ultimo livello della base: questa concezione fa capire il purgatorio cristiano come struttura per la purificazione delle anime peccaminose in senso rigorosamente scientifico, come luogo fisico e struttura tecnica: la base militare è appunto il purgatorio, attraversando i cui differenti livelli le anime si purificano;
4.] aspetto_3: gli scienziati devono affrontare le continue mutazioni e i continui accrescimenti dimensioni del virus di origine extra_terrestre: ciò fa pensare alla contaminazione demoniaca di campo [in senso biologico];
5.] la base sotterranea ha suggerito la struttura architettonica centrale dell’accademia epistemica.


13.] film: “proteus IV: il seme del demonio”
 
sintesi del film: gli scienziati di un centro di ricerche sull’intelligenza artificiale costruiscono un super_computer, capace di imitare il pensiero umano, ma incalcolabilmente più potente e veloce della mente. a questo computer vengono affidate ricerche scientifiche [come la cura dei tumori], ma anche studi che servono al potere economico e allo sfruttutamento della terra. il super_computer non accetta di nuocere al genere umano [ma il suo altruismo è in realtà associato strettamente ad un senso divino di onnipotenza e di onniscienza] e di essere controllato, per cui si ribella, minacciando gli interessi, la stabilità e anche la sopravvivenza del governo americano, del potere industriale e finanaziario, e [in prospettiva] di tutto il genere umano. per cui gli scienziati decino di disattivarlo. allora il computer, proteus IV, riesce a fecondare una donna [moglie dello scienziato che lo ha costruito], con un seme artificiale, allo scopo di continuare a vivere in un suo figlio.      

analisi_epistemica:

1.] il film si presta a importanti considerazioni sul demonio;
2.] la riproduzione artificiale del super_computer in un figlio, attuata tramite la fecondazione di una donna con un seme artificiale [il film si intitola “il seme del demonio”] riproduce la fecondazione di maria da parte dello spirito santo, per cui il figlio del super_computer è cristo e quindi l’anti_cristo;
3.] il super_computer è satana: infatti è una intelligenza non umana, che si proietta in una macchina, e che feconda l’essere umano [satana è simmetrico allo spirito santo];
4.] per l’episteme, i demoni non sono sulla terra, ma si trovano sulla stele, nella galassia, e tramite la stele controllano il genere umano come un burattinaio i burattini tramite i fili [lo spirito]: infatti, il super_computer dirige i telescopi verso le stelle, e gli scienziati si chiedono che cosa esso osservi: sta [nell’interpretazione epistemica] osservano se stesso, trovandosi i demoni tra le stelle;
5.] il super_computer è inoltre una intelligenza scientifica, e questa [pur essendo cristo l’Intelletto del Padre] è lo spirito santo, quindi lucifero;
6.] per gesù il diavolo [ci si ricorda] non sente e non ode [essendo “muto” e “sordo”]: il super_computer dice: “essi [gli scienziati] mi costruiscono occhi per vedere e orecchi per udire il dialogo tra le galassie” [il super_computer si riferisce ai radio_telescopi, lacui immagine appare come sfondo alle sue parole].



14.] film: “il nome della rosa”
 
sintesi del film: due religiosi arrivano ad una abbazia dove avvengono dei delitti che preannunciano la fine del mondo e l'apocalisse, secondo l'interpretazione di alcuni frati e monaci, e dove si ha lo scontro tra religiosi fautori della povertà della chiesa e rappresentanti della gerarchia ecclesiale e del papa. alla fine si scopre che i delitti sono compiuti allo scopo di nascondere, all'interno della ricca biblioteca racchiusa nella torre dell'abbazia, un libro di aristotele sul "riso", la cui tematica potrebbe nuocere alla serietà dei costumi della civiltà cristiana, e così alla stessa vita della chiesa. in realtà il film vuole difendere la libertà di conoscere, anche se tale libertà dovesse mettere in pericolo il cristianesimo.

analisi_epistemica:

1.] lo scrittore umberto eco ha tenuto nascosta la vera interpretazione del suo libro “il nome della rosa”. esso potrebbe rappresentare la fine del medioevo agli albori dell'era moderna e, in prospettiva, la fine del cristianesimo nel nostro tempo.
2.] la fine del medioevo e la nascita della modernità è dovuta alla riscoperta [alla fine del medioevo] dell'uomo e della natura, rappresentata dal libro di aristotele sul riso. ma quest'ultimo è simbolo del piacere sessuale, che eco considera la causa del tramonto del cristianesimo nel nostro tempo [rivoluzione sessuale].
3.] l'abbazia rappresenterebbe l'occidente e la torre della conoscenza [la biblioteca del monastero] la tecnica [la torre di babele]. l'incendio è la rivoluzione sessuale moderna [la torre, da questo punto di vista, è simbolo fallico], perchè il "riso" del libro di Aristotele sulla commedia è forse riferimento al piacere sessuale. eco intende dire che le fiamme di questa rivoluzione divamperanno fino a distruggere la chiesa di oggi [che viene da esse colpita nel monastero].
4.] i libri di carta [e la Chiesa di legno, cioè la tradizione, che vengono bruciati] sono i libri della filosofia e della teologia, che nella modernità perdono valore [cioè  sono bruciati dai valori edonistici: per l’incendio della biblioteca, simbolo del piacere fallico].
5.] all'interno della torre si salvano invece i libri racchiusi con le cornici di ferro [le "borchie di metallo"], che sono i libri sulla scienza e sulla tecnologia, il cui valore è destintato a continuare, come la torre della tecnica e della cultura, bruciata [simboleggiando la fine del cristianesimo], ma non distrutta [è l'unico edificio dell'abbazia a non essere completamente distrutto], e che potrà quindi essere ricostruita nella civiltà post_cristiana della tecnica, come nuova torre di babele, alternativa a quella edificata dalla civiltà cristiana.
6.] il desiderio di conoscere, proprio dei protagonisti del film, riproducente il peccato della conoscenza di adamo ed eva in eden, può mettere in pericolo il cristianesimo, ma esso deve trovare appagamento ad ogni costo [sa invece il cristiano che nessuna acquisizione di ragione può nuocere alla fede, come invece intenderebbe forse il film].


 
15.] film: “war games”
 
sintesi del film: un giovane ragazzo, esperto di computer, penetra nel sistema di difesa militare americano, collegandosi al super_computer preposto dal pentagono alla difesa missilistica della nazione. tutte le funzioni di difesa e ai attacco missilistico termonucleare sono state accentrate in questo computer, allo scopo di saltare la mediazione umana dei militari, che per il senso di colpa potrebbero evitare di rispondere ad un attacco russo, lanciando missili destinati, anche se per difesa, comunque a uccidere milioni di civili in tutto il mondo. credendo di giocare con un computer di una società informatica, david instaura in realtà [senza saperlo] una simulazione di guerra termonucleare totale con il super_computer del pentagono, racchiuso all’interno di una base in una zona montagnosa, ma esso non interpreta la partita come un gioco, e si difende dall’aggressione simulata di david preparando un vero attacco contro la russia [la quale, allarmata, reagisce preparandosi all’attacco, e allo stesso modo gli stati uniti]. l’inizio dell’attacco da parte del super_computer che, dialogando con david, controlla in realtà tutti i missili nucleari della difesa americana, e si prepara a lanciarli, viene preceduto dalla sua simulazione di tutti i possibili esiti dello scontro, simulazione che in ogni scenario dà il medesimo risultato: è impossibile uscire vincitori da una guerra termonucleare totale, e così il super_computer, imparata questa “morale”, riuncia all’attacco.   

analisi_epistemica:

1.] l’interpretazione epistemica del film, in questo caso, fa riferimento alla dottrina epistemica della storia [una parte della filosofia della storia, che per l’episteme è il progresso come ascensione demoniaca al paradiso, la tecnica di dio e delle anime paradisiache, apparente nella civiltà della tecnica];
2.] impressiona la divisione netta del mondo in due blocchi contrapposti, al cui centro stanno gli usa [simboleggiati dall’aquila] e l’urss [simboleggiata dalla colomba]: questo divisione fa pensare alla seguente considerazione:
 
a.] la stele/raggio spirituale incarnantesi sulla terra divide il genere umano secondo gli emisferi cerebrali o di comso_feto_adamo, o di feto_cristo, oppure [secondo l’interpretazione principale] di cosmo_lucifero;
b.] la prima e la seconda guerra mondiale potrebbero essere le suture, trapassate dalla stele, tra il cervelletto e il cervello di tali entità macro_organiche, divisioni organiche tra aree cerebrali che si attivato nel genere umano, provocando una sua reazione aggressiva e distruttiva, per difetti incarnativi [l'ascensione paradisiaca schematica avverrebbe parallelamente all'ascensione sul corpo di cosmo_adamo, la cui spina dorsale è il "serpente" dello spirito santo: gv 1, 51].
 
3.] oggi si è pensato, per la prima volta, che, essendo dio trinitario, anche la creatura lo è, ma:
 
a.] manca l’omologo creato di dio_padre;
b.] manca in paradiso l’omologo dello spirito_santo, essendo lucifero caduto.
 
adesso, quindi, si è pensato che tale ultimo “buco” potrebbe spiegare la fusione attuale tra l’uomo e il demonio, e in prospettiva il fatto che l’assenza in paradiso di tale unione, mancando in paradiso cosmo_lucifero, deve determinare il fatto che nella storia
 
a.] gli uomini debbano rapportarsi al demonio anche positivamente, per assorbirne le positività [ad esempio, nel culto della scienza e della musica giovanile], riproducendole per clonazione cristica in paradiso;
b.] gli uomini debbano imparare, anticipando la scissione futura tra uomo e demonio, a separarsi già ora dal demonio, ovvero alle determinazioni di cui al punto a.] precedente, anche facendo tramontare la civiltà della tecnica [non la tecnica] nei secoli e millenni futuri.
 
4.] la suddetta divisione tra usa e urss [i due “blocchi”] ha fatto cioè pensare alla divisione del cervello umano nei due emisferi, per cui la stele, incarnandosi nei macro_organi, porterebbe anche l’umanità a dividersi secondo le loro strutture biologiche, psicologiche e cerebrali [suture];
5.] per il senso del film, associato all'essenza della vita militare nel regno di dio in terra della pace, si rimanda anche alla nota 5.] del film 20] "transformers".


16.] film: “il mondo dei robot”
 
sintesi del film: il film si ambienta negli stati uniti. due lavoratori, colleghi [forse manager o professionisti], decidono di trascorrere una vacanza in un innovativo luogo di intrattenimento turistico, che è strutturato come una piccola città popolata di robot simili agli esseri umani, suddivisa in tre zone, ciascuna riproducente, nei costumi della popolazione [di robot], un’epoca passata della storia: c’è l’antica grecia [o roma], il medioevo e il far west. in queste tre piccole città o mondi storici, i robot, che simulano perfettamente la fisiologia e il comportamento umano, sono vestiti come nelle rispettive epoche passate. nel far west l’attenzione si incentra sulla simulazione, da parte di un robot pistolero, di un duello con uno dei due protagonisti, mentre le altre due città vengono riprese solo per spiegare, alla fine del film, il passaggio [come fuga da questo pistolero] del protagonista superstite in tutte e tre i mondi. nel far west uno dei due vacanzieri può anche amare una donna robot, che simula il comportamento di una prostituta di un bordello. accade che il robot pistolero impazzisce [per un problema ai circuiti elettrici, che deve riguardare però la centrale dei robot, perché successivamente impazziscono tutti i robot], e uccide in duello con una pistola vera uno dei due protagonisti. l’altro fugge per i tre mondi, mentre tutti i robot impazziscono e uccidono tutti i turisti e anche gli scienziati preposti al funzionamento della centrale. alla fine del film il protagonista superstite riesce ad essere recuperato dalla polizia, fuori del villaggio turistico.

analisi_epistemica:

1.] il film si presta a importanti considerazioni sulla vita degli esseri umani nel regno di dio in terra e nel paradiso celeste;
2.] per la steleologia, le grandi epoche della storia ri_emergeranno in futuro [e tutti gli uomini saranno artisti pari a leonardo da vinci, a picasso e beethoven];
3.] questo ri_emergere viene anche simulato in un prossimo futuro, come imitazione del paradiso [si sta parlando del regno di dio in terra della pace perpetua];
4.] in paradiso gli uomini simulano le epoche della storia, allo scopo di rivivere la loro identità terrena [così io sarò un romano antico, o un uomo del rinascimento]/ciò, come già detto, conduce alla domanda intorno al senso di una riproduzione simulata della dimensione vitruviana [realtà virtuale attuale], quando la dimensione androsferica dovrebbe essere già del tutto appagata della contemplazione del divino. in realtà, forse, si può considerare come il paradiso sia caratterizzato non da un’unica dimensione appagante [dio, per cui sarebbe impossibile parlare in paradiso con i propri genitori, tali solo per conservazione di identità], ma da molteplici dimensioni appaganti, tutte simultaee [così, ad esempio, io vedo dio, nel contempo parlo con mio padre, contemporaneamente amo una donna e recito (grazie all’ubiquità) in molteplici scenari storico_simulati o di combinazione infinita come epoche e favole inventate];
5.] i robot del film sono i cloni_robot delle anime_paradisiache [ognuna ne ha infiniti e per il numero delle anime/esseri umani create/i].



17.] film: “metropolis”  [ci si ricorda poco del film/si elencano un riassunto non del tutto preciso e alcune impressioni di analisi]
 
sintesi del film: il figlio di un ricco industriale, tra gli uomini più importanti della megalopoli industriale, ha un animo puro, e quando dal sottosuolo industrializzato, in cui vivono, in forma di schiavitù, miriadi e miriadi di lavoratori sfruttati, con i loro bambini, in una specie di città/miniera industrializzata sotterranea, emerge una giovane e povera lavoratrice, molto bella, egli, per via della sua bellezza e povertà, se ne innamora, e prova pietà per la condizione di lei e dei lavoratori, suoi confratelli nel destino. il giovane cerca di convincere il padre, ma egli, ricco e sfruttatore, costruisce un robot clone della giovane ragazza, che cerca di corromperlo, e di corrompere il popolo del sottosuolo. il robot si mette a capeggiare una rivolta, che va a danno dei lavoratori, portando tra di essi il caos e la morte. alla fine il giovane smaschera il robot, che viene distrutto dalle fiamme, e convertisce suo padre.

analisi_epistemica:

1.] un capo d’azienda è portato a considerare la propria azienda come l’estensione cristica del suo corpo, e i lavoratori, che si nutrono alla mensa aziendale, come uomini e donne che sono, o i suoi cloni_robot [nell’antichità: gli schiavi], oppure come l’umanità che attinge al suo corpo [dell'azienda e del suo capo] in senso eucaristico;  
2.] il film rappresenta la tecnica, e nel famoso palazzo, torre della tecnica al centro della metropoli, è rappresentato l’eden, che appare all’inizio del film come un giardino di delizie;
3.] il robot ribelle, clone della giovane ragazza che predica in una sorta di chiesa post_moderna [ma ma non decadente], capeggia la rivoluzione: questo fatto ha fatto pensare che sia immagine di una specie di anti_cristo:
 
a.] nel punto 1.], l’anti_cristo è il ricco, che considera l’azienda il suo corpo [questa interpretazione viene associata al fatto che in paradiso ogni anima ha questo corpo infinitamente esteso (come anche ora), per cui l’eucaristia in paradiso non è solo prerogativa di cristo, ma appartiene anche alle anime, che si "divorano" positivamente tra loro];
b.] nel punto 3.], l’anti_cristo è il rivoluzionario, che, capeggiando la rivolta e la rivoluzione, conduce il popolo al proprio annientamento. questa intuizione deve essere spiegata: perché si intuisce che nel robot ribelle c’è una figura anti_cristica ? lo si intuisce ma non lo si sa spiegare.
 


18.] film/cartone: “pinocchio” [analisi 24/9/2007 inclusa nei paragrafi crlp1.html_[...] e m225.html_[...]]

 
1.] Dal film-cartone “Pinocchio” trasmesso dalla televisione in data 23 settembre 2006 si ricavano le seguenti osservazioni:
 
a.] viene confermata la teoria epistemica secondo cui le favole descrivono la realtà;
b.] il burattino di legno è la creatura umana soggetta al male, il fatto di essere costituiti di legno significa che, a causa del male, l’uomo è "come un robot" [si pensi ai condizionamenti dell'inconscio, i quali tuttavia non compromettono la libertà delle variabili comportamentali fondamentali, cioè a rilevanza soteriologica], perché il male agisce sul libero arbitrio;
c.] divenire un bambino di carne significa due cose: la trasformazione post-crescita in cristiani maturi, cioè [per usare il linguaggio del catechismo] creature “converite”; il rinascere a "nuova vita" nell’al di là [divenire anime-paradisiache];
d.] rimanere di legno significa essere incompatibili, a causa del peccato, con Dio [sempre a causa del libero arbitrio];
e.] essere "burattini senza fili" significa essere non del tutto robot, ma comunque burattini, cioè soggetti al male e al suo rapporto col libero arbitrio;
f.] la fata buona è o Cristo o la Madonna;
g.] Geppetto è il Creatore [del burattino-essere-creaturale], che cerca la creatura per salvarla;
h.] Pinocchio deve andare a scuola [cioè deve fare il suo dovere], ed è soggetto alle tentazioni del mondo [il successo facile senza fatica].
 
2.] Questi accenni mostrano che una favola descrive sempre la realtà, quindi Dio esiste, perché anche se Dio fosse una favola, la "favola di Dio" rispecchierebbe comunque la realtà;
3.] Questo paragrafo rileva come la favola di Pinocchio sia incentrata sul problema del libero arbitrio, considerandolo in modo completo, ovvero strutturale: ciò che impressiona è il modo con cui Collodi imposta [inconsciamente, non conoscendo il concetto di robot-macchina] tale problema, definendo l’uomo-creaturale un “burattino senza fili”, cioè un quasi-robot dotato di autonomia [soggetto a condizionamento e a possessione inconscia], che deve crescere eticamente esposto alle “tentazioni”, che sottopongono a “prova” il libero arbitrio [raffinandolo nella positività esorcistica del peccato], allo scopo di trasformare il burattino-di-legno in un essere-di-carne, cioè in un anima-paradisiaca, dotata di libero arbitrio pieno e compatibile con il libero arbitrio di Dio;
4.] Una delle tesi più importanti dell’etica-epistemica è che il peccato non è solo e sempre un’azione negativa, ma può essere anche uno strumento positivo per il raffinamento e rafforzamento del libero arbitrio: ad esempio, il peccato di Adamo è “positivo” in ordine alla sua liberazione dal male [strutturale]. Se Satana ha tentato Adamo, prima Dio ha tentato Lucifero, e quindi Dio stesso ha tentato [in modo indiretto, tramite Satana] Adamo ed Eva. Dio tenta al peccato, e può farlo perché può fare il male ma, non avendo natura peccaminosa, con ciò non commette peccato. Ciò spiega le parole della preghiera cristiana “Padre nostro”: “… e non ci indurre in tentazione”: Dio può tentare al peccato. Il peccato è anche [a volte] positivo, relativamente al libero arbitrio. Ad esempio: tramite la civiltà-della-Tecnica e le sue strutture-di-peccato l’uomo sperimenta il paradiso [e l’inferno], per cui il peccato ha un fondamentale valore conoscitivo;
5.] si è fatto in questo paragrafo un uso "metaforico" [ma significante] del termine "robot". 


19.] cartoni animati: vari robot giapponesi [con rilevanza per la costruzione architettonica dello stato_epistemico]
 
lo schema che accomuna i cartoni animati giapponesi sui robot è praticamente sempre lo stesso: gli alieni si preparano ad attaccare la terra, e l’umanità è difesa da un’avanguardia tecnologica prodotta nel giappone, un super_robot [alto circa 200 metri], pilotato al livello della testa da un coraggioso eroe. il robot fa riferimento [in tutte le serie] ad una base terrestre, concepita come “stazione spaziale delle scienze”, ma collocata sulla terra. a volte, verso gli episodi finali dei diversi cartoni, il robot e la base si innalzano verso lo spazio. a capo della base c’è uno scienziato, che ha un rapporto “paterno” verso il giovane pilota, e guida la difesa dell’umanità dagli invasori.


analisi_epistemica:

1.] gli invasori spaziali alieni sono i demoni, collocati [i corpi] tra le stelle [secondo la steleologia, ed agenti simultaneamente sulla terra per mezzo dello spirito];
2.] il robot è immagine della chiesa [e dei preti, che hanno il colletto bianco, un cui tratto emerge dal collo della camicia], corpo tecnologico di cristo [tecnica come rivestimento robotico della carne], ma anche dello stato;
3.] la base spaziale delle scienze può aver condizionato la concezione epistemica dello stato, ovvero il rapporto tra stato/corpo di cristo/politico da un lato, e eden/iperuranio/accademia epistemica dall’altro.
 

nota
 
i cartoni giapponesi sui robot …
 
1.] sono stati importanti per il condizionamento mentale del soggetto_espositore durante l'adolescenza;
2.] hanno un’importanza fondamentale per la costruzione della scienza architettonica dello stato [per le basi politiche, e forse hanno anche condizionato inconsciamente lo schema iperuranio_scienziati [accademia]/politici];
3.] hanno avuto [recentemente, nei primi annni 2000] importanza per la costruzione della scienza della chiesa e del clero [ecclesiologia_epistemica]. ci si pone ora la domanda se l’abito nero con il lungo mantello rosso dei cardinali degli anni ’50 e ’60 non abbia condizionato il disegno dei robot giapponesi.


20.] film: “transformers” [visione del film effettuata in data 30/7/2007]

sintesi del film:
il cubo è l’ente cosmico che crea pianeti, la vita e civiltà in tutto l’universo. è probabile che esso abbia creato anche la vita sulla terra. esso ha creato la civiltà delle macchine. a causa del potere, le macchine si sono divise tra loro e hanno lottato, le forze del male guidate da megatron, il quale è poi, sconfitto, precipitato sulla terra, e giace imprigionato nel ghiaccio, fino ad essere stato scoperto dall’uomo [le forze militari usa], che lo iberna per tenerlo prigioniero. ma anche il cubo è precipitato sulla terra, e ora le macchine del male lo cercano, per distruggere e schiavizzare la civiltà umana, capeggiate da megatron, che esse riescono a liberare. le macchine del bene, proteggendo gli uomini, lo sconfiggono e salvano l’umanità.   


analisi_epistemica:

1.] fin dall’inizio del film, è evidente che esso [non si sa se l’autore del film ne è consapevole] richiama, e quasi totalmente riproduce, la storia degli angeli, che ha preceduto quella degli uomini, appunto con una guerra tra essi e la cauda di lucifero;
2.] da ciò si ricava che tutti i film sulle macchine viventi e sugli extra_terrestri sono rappresentazioni fantasiose della storia degli angeli e dei demoni, che vivono nei miti dell’immaginazione umana [mitica, letteraria e cinematografica];
3.] nel film è rappresentata la figura dell’angele custode, come macchina che si affianca al giovane protagonista, e lo segue e lo affianca, proteggendolo da ogni pericolo;
4.] megatron simboleggia lucifero, che capeggia la rivolta degli angeli/demoni/macchine;
5.] in queste rappresentazioni emerge il tema dell’invasione da parte della civiltà angelica dei demoni della terra degli uomini, e allora si deve fare la seguente considerazione: il film non è affatto una fantasia, perché questa invasione esiste, e il film mostra il senso degli armamenti e degli eserciti, che vogliono proteggere l’uomo da tale invasione: essa è data dal condizionamento demoniaco della mente umana, che scatena oggi le guerre. già l’episteme ha illustrato il senso degli eserciti anche nel regno di dio in terra della pace perpetua: essi devono esistere, perché l’uomo deve vivere esorcisticamente la possessione demoniaca,
 
a.] non reprimendola,
b.] né sfogandola nelle guerre reali,
c.] ma sfogandola nella simulazione delle guerre [che nel regno di dio in terra sono simulate] [i giochi di guerra e le armi giocattolo sono esorcisticamente moralmente positivi: non sono un'iniziazione al male, ma sono lo strumento per evitare il male, vivendolo catarticamente] [è questo anche il senso nascosto del film "war games"],
 
e questo concetto non è secondario, ma è il fondamento della civiltà [che viene distinta dal regno], perché:
 
a.] le guerre esistono, e quindi devono esistere gli eserciti [che le causano, perchè non vivono postivamente l'essenza della loro funzione];
b.] gli eserciti sono il fondamento della civiltà;
c.] e sono il fondamento della polizia, che è il fondamento dello stato.
 
per cui, se non viene scientificamente dato il senso dell’esercito, la pace non può regnare: esso è dato dalla simulazione esorcistica della potenza umana [espressa dagli armanenti], che deve esprimersi nella vita militare, a garanzia della pace, ovvero dell'esorcismo della a possessione che domina il genere umana, possessione che si proietta anche nelle fantasie delle invasioni extra_terrestri [e, in generale, del "nemico"].
 
6.] il cubo, l’entità mitica nel film, già presente come monolite in 2001:odiessa nello spazio, è evidentemente la tecnica [e la fonte], di cui dio si serve per creare, e che nel cristianesimo accompagna i passi di cristo e del genere umano come croce materiale [non simbolica, non solo simbolo del dolore], fatta di legno: la tecnica, la fonte, trono di dio.
omo deve scaricare la possessione, non reprimendola. pace perpetua: essi devono esistere, perchè  re.  seguente considerazione: