episteme/sintesi dell'episteme con schemi

1.] la realtà [non la realtà apparente, non il creato, non l’universo apparente e gli infiniti universi teorizzati dall’astronomia, che sono creati e sono parte della creazione], la realtà [prescindendo quindi dall’uomo, dal suo universo e dal creato] è necessaria e eterna;
2.] essa è una realtà estesa e sferica, stratificata;
3.] dio è parte di questa realtà, ed è la parte centrale di essa;
4.] dio non è “laterale” al resto della realtà necessaria ed eterna, ma è il nucleo dell’essere, e l’essere si finalizza e si concentra su dio, punto centrale di esso;

sintesi1

5.] dio è trascendente e immanente [l’immanenza non è il creato], spirito e materia, ovvero anima e corpo/dio è trinitario/il figlio è l’estensione di dio che copre l’Intero dell’essere, ed è il cervello del padre, un cervello che esce dal padre e copre il tutto come episteme/cristo è il verbo, che è l’episteme;

sintesi2

5.] questo dio, nella concezione epistemica, non è solo il dio cristiano [lo è nel senso che è il dio di cui parla la chiesa], non è neanche il dio pagano della religione greca, può essere concepito come un essere organico vivente …
 
a.] esteriormente freddo, erotico, egoistico, immutabile, perfetto, compiuto, statico, ovvero il “dio dei filosofi”;
b.] interiormente è amore, e poiché esiste solo la trinità dei soggetti [non esistendo ancora la creazione], questo amore è egoistico, altruistico tra i tre soggetti_persone [amore come affetto, innamoramento/passione, fusione e unione erotici].
c.] questo dio è quindi un dio “pagano”, ma non propriamente pagano in senso storico, perché il dio pagano storico è un dio difettoso come l'uomo, mentre dio è un soggetto_persona, la cui intelligenza, sensibilità e freddezza può essere assimilata a quella di uno psicoanalista_scienziato: un dio, il cui carattere e la cui soggettività è dall’uomo rappresentabile e conoscibile.  
 
6.] l’essere, che non è l’Essere [essendo dio l’Essere], ha posto dio/Dio;
7.] avendo posto dio, in base a determinazioni necessarie, di tipo logico_matematico e dialettico, ha posto in dio anche un progetto [e forse anche il relativo programma]: il progetto_uomo, per il proprio auto_completamento con l’uomo/per il completamento della propria natura profonda, come mutazione psichica e genetica di dio_trinitario con l’essere_umano [e gli angeli]: il nuovo_dio unito geneticamente con la creatura: dio, già perfetto e completo, può evolvere verso una più_che_perfezione/più_che_completezza con la creazione dell’essere_umano, e non tanto con la creazione del cosmo, ma con l’uomo, centro del cosmo, perché dio, parte dell’essere, è la parte personale dell’essere, e quindi si completa con la persona_umana;
8.] sono posti i seguenti problemi [tutt’ora aperti]:
 
a.] posto il progetto_uomo in dio dalla necessità, che ha posto dio e la possibilità del suo auto_completamento/più_che_perfezionamento con l’uomo, il programma ["piano dettagliato"] della creazione è posto da dio o sempre dalla necessità ?
b.] posto che il creato può essere architettonicamente e ingegneristicamente costruito [dopo la riproduzione per copia] in uno e in un solo modo, qual è il contributo di originalità di dio ?
c.] la storia è costruita dalla libertà razionale di dio, o dal destino ?
d.] è dio che progetta la pre_destinazione, o la necessità ?
e.] si sa con certezza che, essendo la creazione libera ma avendo essa un senso, dio prevedendo la caduta dell’uomo, posto il creato dio deve [tentare di] salvare l’uomo [per dare senso alla creazione], e quindi non già si incarna e si fa crocifiggere per “grazia” ma, pur essendo libero, dio salva necessariamente per dare senso alla creazione, da condurre a termine in modo positivo [cioè con la salvezza paradisiaca di quella anime, con cui egli vuole completarsi]. ciò posto, qual è la misura della grazia divina, cioè della sua libertà, dato che dio deve salvare, ma anche salva in un certo modo e non in un altro, ovvero liberamente ?
 
9.] che cosa porta dio, che è chiuso, a schiudersi, decidendo il processo creativo, con cui si completa ? si può ipotizzare che, senza sforzo, uno degli infiniti dei, in cui è scomposta l'ubiquità di dio, abbia quasi come [metaforicamente] “lanciato nell’eternità una moneta”: quando questa torna a incrociare il dio che l'ha lanciata, in un dato momento, temporalmente “a caso”, si ha il “clinamen della creazione”, cioè dio inizia a creare;

sintesi3

10.] dio crea, servendosi della tecnica [di cui simbolo è la chiesa] con uno sforzo di volontà che, nel punto in cui crea, determina l’inibizione erotica e lo sforzo agapico della sua carne e della sua mente: in questo sforzo, l’io_profondo di dio si apre/si schiude, e dio può così [solo a queste provvisorie condizioni] amare la creatura altruisticamente, cioè ora inizia il momento [provvisorio] in cui dio può dirsi “cristiano” [dio come amore e padre misericordioso];

sintesi4

11.] dio crea in una parte infinitesimale di sé;

sintesi5

12.] la derivazione del creato dal nulla, dal caos, dal caso del clinamen, dalla contingenza, sono tutte determinazioni che producono [insieme alla matrice_originaria_ex_nihilo] l’esistenza del male nel creato;
13.] il creato è inizialmente morfo_perfetto: per fare emergere il male dall’inconscio del creato, dio spezza il creato [big_bang], e lo rende morfo_contingente, cioè legato in parte a quelle determinazioni contingenti del caos, da cui il creato è stato tratto: così l’uomo può cadere da eden, e scoprire di non essere co_originario a dio;
14.] il creato è infatti prodotto per riproduzione della realtà_non_creata: in questa riproduzione viene riprodotta anche la trinità, nell’anti_trinità, a cui l’uomo è originariamente unito [“struttura originaria” di severino], per cui adamo in eden, prima della caduta, è pagano come dio era pagano prima della creazione/ma poiché dio ora è cristiano [nella parte infinitesimale di sé coinvolta nel processo creativo], l’uomo, per cessare di essere pagano, unito all’anti_trinità come a dio, deve cadere, e dio lo tenta al peccato: se l’uomo non cade e non inizia a sacrificarsi come dio, che si sacrifica per creare l’uomo, l’uomo non può essere salvato, per dis_similazione da dio_creatore, in fase di sacrificio;
15.] a questo punto, per ragioni non collegate alla rivelazione cristiana, cristo deve incarnarsi nella storia, perché dio vuole mutare geneticamente con l’uomo [transdivinismo], e per farlo deve avere lo stesso genoma dell’uomo;
16.] il creato infatti, in riferimento al punto 10.], è creato esternamente a dio, nella fase di uscita del figlio da se stesso e dal padre: l’uomo è esternamente a dio, e dio non possiede la stessa conformazione/costituzione/configurazione genetica dell’uomo;

sintesi6

17.] per acquisire l’informazione genetica dell’uomo, il figlio [cioè dio] deve avere un DNA dell’uomo_terreno, e quindi unisce il proprio DNA con quello di maria, avendo scelto [a caso] una creatura_terrena/questa creatura deve avere un DNA compatibile con quello di cristo, e quindi dio deve manipolare il suo genoma [“io sono l’immacolata concezione”];
18.] più volte è stato sottolineato che la ricerca_epistemica non è ancora in grado di capire come dio possa trarre più essenze/opportunità da una medesima causa/essenza: infatti, dio “approfitta” della necessaria [tale in senso funzionale] incarnazione genetica di cristo per dare una rivelazione di sé agli uomini [cosiddetta “sacra_scrittura”, detta bibbia, dopo gesù costituita dai quattro vangeli e altri contenuti], fondando la chiesa;
19.] la chiesa è un insieme di uomini geneticamente consacrati, nel senso che quell’informazione di cristo, che porta il genoma umano in cielo, viene ad essere assunta in cielo anche attraverso il clero, perché cristo
ora [dopo essere asceso] non vede direttamente la realtà apparente, come invece la vede il clero;
20.] dio sta quindi mutando geneticamente, e sta creando in cielo la sociocrazia_tecnocratica [comte, teilhard de chardin] della comunione [comunismo] delle anime_paradisiache_beate, che si proietta nelle istituzioni umane, giuridiche e economiche
[stato, chiesa, aziende, mercati, tecnologie], in cui gli uomini vivono in comunità [socialismo] e in modo isolato/separato [liberalismo, liberismo e capitalismo] corrispondentemente alla propria essenza di esseri_creaturali creati simili a dio, che è unico e singolo in cristo [le anime_terrene, come le anime_beate, sono persone, individui e società];
21.] a causa del male, la struttura spazio_temporale [meta_storia] della collocazione del creato nella realtà_necessaria, creato ancora esterno al paradiso e a dio, emerge nella dimensione_terrena come percorso [= storia] delle anime trapassate [= trapasso_epocale/ri_nascimento] in cielo [= civiltà della tecnica], essendo il paradiso [= regno dei cieli] la tecnica. 
la storia si costituisce come sogno ascensionale al cielo, che è il regno della tecnica, e la globalizzazione come simulazione dell'apocatastasi trasfigurativa del creato.
22.] a questo punto l’uomo è posto in una singolare condizione, a determinazione storico_soteriologica obbligata, in cui vede cristo [nella chiesa] e l’anti_cristo [nella tecnica, essendo la chiesa la tecnica come simbolo], e quindi può scegliere dio e la salvezza in modo massimamente libero, apparendo cristo tanto nella chiesa [nella forma penitenziale del simbolo] [fase del dio_sacrificale] quanto [gv 16, 10] nella tecnica [nella forma idolatrica e peccaminosa del concetto] [fase_pagana di dio sia precedente, che presente_invariante e futura_post_apocatastica]/quindi la civiltà della tecnica è funzionalmente necessaria [nel peccato, sempre negativo] come soteriologicamente positiva: l'invarianza di dio comporta la possibilità dell'invarianza dell'uomo, perchè sia libero di scegliere il sacrificio, cioè la chiesa;
23.] condizione perché dio muti geneticamente con l’uomo [transdivinismo] è l’adesione etica dell’uomo alla chiesa [funzione penitenziale e sacramentale come transumanismo], intesa come sacra_tradizione;
24.] dopo l'estinzione del genere umano, si ha il giudizio universale e si chiudono i processi apocatastici:
 
a.] nel giudizio_universale, si dà la misura della compatibilità dell’uomo con dio, cioè la misura in cui dio può complementarsi con l’uomo per mutare e più_che_perfezionare la propria natura;
b.] la chiusura dei processi apocatastici, con il centramento delle anime e del creato in paradiso [all'interno di cui il creato viene collocato nel suo sito_naturale: 1 cor 15, 24] segna la fine dell’amore di dio in senso altruistico: dio ora ama solo per inerzia, rispettando la misura data nel giudizio.
 
25.] ora dio è tornato freddo e pagano:

sintesi7 
 
a.] il suo amore [familiare, affettivo, amicale e per innamoramento/fusionale/mistico/non caritatevole] è rivolto all’interno di sé verso le anime_paradisiache_beate;
b.] il suo eros [fuoco_divino dell’estasi e del piacere] è rivolto ai demoni e agli eventuali dannati, ancora ed eternamente esterni a dio.
 
26.] l’onda_apocatastica riproduce ed espande inerzialmente la mutazione_genetica di dio in tutto l’essere di dio, ma sempre [per quanto sia infinita questa espansione] il creato muta dio [ora inerzialmente, cioè non più sacrificalmente] solo in una parte infinitesimale di dio
.