esemplificazione di interpretazione epistemica di brano_sinfonico: analisi delle melodie delle sinfonie quarta e terza di brahms,
e confronto tra la sinfonia quarta di brahms e la sinfonia nona di bruckner

questa è la definizione che il lessico universale italiano [1968] dell’enciclopedia treccani dà di melodia:
 
1.] “successione di suoni animata dal ritmo e regolata da leggi strofiche così da acquistare contorni, fisionomia e senso propri”;
2.] “le successioni di suoni che costituiscono una melodia assumono il valore di pensiero musicale, e i loro diversi momenti si coordinano nella mente dell’ascoltatore sì da formare un tutto compiuto. la melodia nasce di solito da un nucleo detto motivo, generalmente contenuto nei primi momenti, e di esso motivo svolge i sensi come il discorso svolge le sue premesse”.
 
distinguendosi epistemicamente tra musica_sacra e musica_profana, si dice che una parte soltanto della musica_classica rientra nella definizione di musica_profana: quella musica_classica, ad esempio, che fa da “intrattenimento” [ad esempio la musica_classica che fa da sottofondo ad un valzer].
invece, forme di musica, che qui si analizzano, come la sinfonia terza e quarta di brahms e la nona sinfonia di bruckner sono definite “musica_mistica” [non sono cioè musica_profana]. essa [e non la musica_sacra, che è di tipo “terreno” e "umano"] offrono l’accesso mistico alla realtà_soprannaturale, che non si identifica a dio, ma che costituisce lo “sfondo” in cui stanno dio, il paradiso e le future anime_paradisiache.
si ipotizza che una melodia possa essere classificata come melodia_c [brano_c_commedia], melodia_d [brano_d_dramma] e melodia_t [brano_t_tragedia] [la tragedia è la perdita della salvezza, o di una speranza senza rimedio]. ogni brano ha al suo interno differenti sfumature. il pensiero è libero di interpretare la melodia, ma esiste forse una interpretazione superiore e anche “oggettiva”, che gli stessi musicisti, creatori della melodia, non conoscono. ad esempio, brahms era ateo, ma la sua musica accede alla dimensione divina. questi genii della storia sono geniali nella costruzione cognitiva e emotiva dell’opera d’arte, ma loro intelligenza trova il limite di non saperne interpretare la reale essenza.
attraverso la musica_classica_mistica l’uomo accede al divino, nel senso che queste sinfonie contengono il divino, il divino in forma di musica, suscitando una nostalgia struggente per il futuro regno mistico di dio in terra [deserto mistico come regno dello spirito, della preghiera e della famiglia, senza la tecnica e senza l’arte], come la terza sinfonia di brahms, o per l’al di là [come la quarta di brahms], in cui dio, nel suo silenzio, segue le vicende umane sullo sfondo soprannaturale costituito da queste sinfonie [strutture interne allo spirito].
 
analisi della quarta sinfonia di brahms [berliner philharmoniker, herbert von karajan, 1989]
 
il primo movimento di questa sinfonia ha toni escatologici e, a volte, anche apocalittici [come la sinfonia settima di dvorak, nel suo primo movimento]. la musica è lo sfondo spirituale inconscio attraverso cui il silenzio di dio vede gli eventi [divini e ora (dopo la creazione) anche umani]. poiché dio, prima della creazione e dopo l’apocatastasi, sta “in pace” con se stesso e le anime_beate, è evidente [si ipotizza], che i toni apocalittici ed escatologici del brano si riferiscono alla storia attuale umana, la cui drammaticità [brano_d_dramma] viene vissuta da dio con sofferenza partecipativa, e “ingrandita/ingigantita” [perché letta da dio] nella sublimazione artistica [l’arte è il linguaggio dello spirito_divino]. così il quarto movimento, che inizia con una forte ascensione e sospensione drammatica e apocalittica. si osserva che dio deve appunto vivere l’apocalisse nella storia, e la vive nella sofferenza drammatica di ogni uomo in ogni epoca della storia. questa sua esasperazione artistica è dovuta al fatto che, mentre per l’uomo, l’uomo appare “poca cosa” [e a un giovane dell’occidente la sofferenza del genere umano difficilmente appare in tutta la sua drammaticità e grandezza], per dio l’uomo e il suo dolore hanno proporzioni divine e sconfinate/di sconfinata importanza. la sinfonia è di tipo trascendente: l’apocalisse non è da dio vissuta nella storia umana, cioè nella dimensione_terrena, ma in dio stesso, nell’al di là. la drammaticità può riguardare anche le sofferenze fisiche e psichiche del macro_cristo crocifisso, ingigantite dal peccato umano, per effetto della pressione schiacciante della trascendenza.
 
analisi della terza sinfonia di brahms [orchestra filarmonica di oslo, oivin fjeldstad]
 
questa melodia accede al regno di dio in terra, mistico e religioso [come la sinfonia n. 40 di mozart]. il tempo storico futuro [molti millenni successivi al tramonto della civiltà della tecnica, si parla di un deserto mistico e spirituale] è il modo in cui dio lo vede nell'al_di_là: in quel tempo [quello che sarà, tra molti millenni], gli uomini vivranno nel silenzio, e neppure più ascolteranno la musica_classica e ..._sacra, ma vivranno solo di preghiera. è dio che traduce questo tempo futuro secondo questi due brani “terreni” [la terza di brahms e la n. 40 di mozart], che pertanto sono ultra_terreni. non ci sono parti apocalittiche nella terza sinfonia di brahms, né drammatiche. si tratta di una sinfonia con melodie di tipo c [commedia].  
 
analisi della nona sinfonia di bruckner [berliner philharmoniker, herbert von karajan, 1966] e suo confronto con la sinfonia quarta di brahms.
 
analisi del primo movimento
 
viene rappresentata la trascendenza di dio e la tecnica_divina.
 
analisi del secondo movimento
 
non si conosce l’essenza di questo movimento.
 
analisi del terzo movimento
 
qui emergono i temi dell’amore del Padre verso suo Figlio [amore agapico e erotico] e della partecipazione emotiva del Padre alle sofferenze del Figlio, collocato ancora sulla tecno_croce. sono presenti nella sinfonia drammaticità e anche [gioiosa] tragicità, nel destino attualmente infernale di cristo, che soffre, nella trascendenza, per la salvezza degli uomini e i loro peccati, e l’amore di dio_padre si fa innamoramento di cristo sulla croce [il macro_cristo crocifisso nella macro_croce attuale, che è la tecnica_divina]. è ancora la sinfonia della tecnica trascendente del primo movimento, ma ora piuttosto di cristo_crocifisso, cioè di colui che sta sopra il trono della tecnica.
 
confronto con la sinfonia quarta di brahms
 
mentre la sinfonia quarta di brahms è di tipo terreno escatologico, ovvero potrebbe [nel primo movimento] rappresentare l’ascensione delle anime al cielo [ma così non si comprendono i toni apocalittici/anche l’apocalisse è forse una forma di ascensione], la nona sinfonia di bruckner è la trascendenza e la tecnica per dio e in dio, date da dio agli uomini. bruckner ha dedicato la nona sinfonia "al buon dio”, ma per l’episteme dio stesso l’ha creata. dio crea tutte le opere d’arte. dio non interviene nello "scarabocchio" di uno studente, ma crea senz’altro le opere d’arte, che l’artista soltanto “copia” per partecipazione [in ciò sta il merito umano]. come i direttori d’orchestra copiano i musicisti, così i musicisti hanno copiato dio.