la concezione epistemica degli accadimenti edenici/proposizioni sull’esegesi_epistemica
 
1.] dal modo in cui l’episteme interpreta gli accadimenti edenici [l’episteme ha mosso storicamente proprio da tale interpretazione], si può ricavare la natura tipica dell’esegesi_epistemica.
2.] adamo ed eva sono gli iniziali essere_umani_creaturali. quindi, essendo unici [un uomo e una donna originarii], l’episteme ha pensato ad essi come ad esseri giganteschi: cosmo_adamo [macro_organo uomo] e cosmo_eva [macro_organo donna].
3.] l’eden è stato conseguentemente interpretato come una grande_Terra, terra proporzionata a tali esseri giganteschi [cosmici], e come apparato_tecnico [casa_tecnologica, tempio e intelligenza artificiale]. quindi l’eden non è una parte del pianeta_terra apparente [come la mesopotania], ma, vera “Terra” originaria, ha proporzioni cosmiche [più grandi di una galassia, e al centro dell’atomo_gigante_focale], e perciò sta in una regione spaziale extra-cosmica rispetto all’uomo attuale, regione di tipo a lui non apparente [invisibile, ma sempre naturale, cioè creata].
4.] la creazione [il processo creativo], di cui parla la genesi [durato sette giorni], è un ricalco operato da dio sulle strutture evolutive della realtà_necessaria, ricalco/loro riproduzione su cui dio ha operato un intervento tecnico di tipo manipolativo, ottenendosi così un creazionismo artificiale agito sull’evoluzionismo spontaneo [sintesi epistemica di creazionismo e evoluzionismo].
5.] l’eden creato è stato detto essenza del mercato e dell’iperuranio platonico [frutti = prodotti e informazioni = idee_iperuraniche], della tecnica [tempio], della casa [domotica: casa_robotica] e dell’azienda [ecclesiologia e economia_aziendale].
 
proposizioni sull’esegesi epistemica
 
1.] la presente descrizione dell’esegesi_epistemica tiene presente quanto scritto nel sottoparagrafo sopra esposto.
2.] si tratta di una esegesi che interpreta filosoficamente e teologicamente la “lettera” della sacra_scrittura [e la sua interpretazione tradizionale]. può essere definita come “interpretazione letterale di tipo scientifico”, in cui la bibbia spiega l’episteme e l’episteme spiega la bibbia, ovvero in cui:
 
a.] l’episteme è la filosofia, la teologia e la scienza, finalistica [verticale] e meccanicistica [orizzontale];
b.] la teologia [epistemica] non è solo la rivelazione e la spiegazione della rivelazione, ma è la parte della filosofia scientifica [= metafisica] che, con i metodi e i presupposti della metafisica_epistemica, tratta di dio come del soggetto/pensiero_necessario/la teologia_epistemica è cioè la scienza [anche in senso biologico e psicologico] di dio, di cui essa individua scientificamente i caratteri, e non è quindi la rivelazione, che presenta i caratteri di dio solo in forma simbolica, ovvero non scientifica;
c.] la rivelazione nell’episteme è un contenuto presupposto, di cui l’episteme dà la spiegazione, e che l’episteme acquisisce, senza modificarla, come guida per un corretto modo di definire la realtà [di dio e del mondo creato]. di tale acquisizione e guida per se stessa, l’episteme stessa dà una giustificazione razionale;
d.] questa giustificazione non pone un primato della ragione sulla fede o una autonomia della ragione dalla fede, ma si esprime come:
 
d1.] dipendenza della ragione dalla fede;
d2.] dipendenza che può essere fondata sulla [giustificata dalla] ragione stessa, che si conosce scientificamente come non auto_sufficiente e quindi correlata [scientificamente] al proprio completamento di fede [quindi la ragione definisce scientificamente la fede, anche come suo necessario ausilio].
 
3.] tutto l’episteme, cioè il dispiegarsi scientifico della ragione, che presuppone la fede, è anche preambolo della fede.
4.] quindi gli accadimenti edenici sono realmente accaduti, la cui forma o modo [lettera] suggerisce il fatto reale [interpretazione scientifica]:
 
a.] così il “frutto” è la fonte, ed è il simbolo di tutto ciò che l’uomo considera, nel peccato, come compensazione della salvezza [la ricchezza, la proprietà, il denaro, il potere, la fama, ecc.];
b.] è realmente accaduta una introiezione [essenza della pulsione totemica e prometeica, dove l’essenza del totem è la tecnica] del frutto [fonte_energetica e …_spirituale] in adamo ed eva, il cui contraccolpo entropico è simbolo del big_bang cosmico, il quale ha natuta totemica [cosmologia e psicoanalisi];
c.] è realmente accaduta una “caduta” di essi, e questa caduta è dimensionalmente spazio-temporale.
d.] il big_bang è quindi sia la morte di adamo ed eva e la loro caduta [aspetto totemico del big_bang], sia, più propriamente, la preparazione dello spazio-tempo della loro caduta e, in generale, ancor prima, la costruzione del cosmo specifico di adamo ed eva e degli esseri umani, ricavato per frantumazione [causa del big_bang], di tipo frattalico, e conseguente miniaturizzazione del cosmo originario creato, in cui l’anti_dio [origine di ogni dio pagano e non cristiano], copia in esso di dio, è matrice genetica diretta di cosmo_adamo e cosmo_eva e degli uomini [dio è loro matrice indiretta].
 
5.] ma il “frutto” e la “caduta” sono elementi ed eventi non contenuti nel libro della genesi, bensì già nella sua interpretazione tradizionale. ecco, quindi, che un aspetto tipico dell’esegesi_epistemica consiste nel non riferirsi solo alla “lettera” biblica, ma anche nel dare un’interpretazione scientifica [= filosofica], e perciò una piena valorizzazione, all’interpretazione tradizionale della lettera. così, ad esempio, la “colomba” dello spirito_santo si trae dalla lettera del vangelo, e su tale interpretazione ha agito l’arte cristiana: l’episteme valorizza entrambi i dati [la lettera del vangelo e l’arte_cristiana], considerando lo spirito_santo vera e propria “colomba” [colomba in senso scientifico: pneumatologia e ornitologia], cioè la terza persona della trinità come vero animale, animale_intelligente [essenza dell’extra-terrestre e dell’alieno], e parte animale di dio e interna a dio [origine della pulsione umana], parte che non è “ignobile” o “bassa”, in dio, perché animale, ma nobile a alta [si tratta di un animale puro, e tale sono la colomba e l’agnello]. da qui discende, anche per gli angeli [di cui è matrice lo spirito_santo], tutto un “culto” scientifico, di tipo epistemico, per gli animali di tipo “mondo”, e perciò l’amore e il rispetto per gli animali sono detti “virtù angeliche” [così gli uccelli, la tigre, l’elefante, la giraffa, ecc., sono immagini degli angeli e dello spirito_santo, da cui discende la loro impronta genetica].