considerazioni sull’articolo di giulio giorello “evviva eraclito.  la creazione, un’evoluzione continua. l’esistenza è un divenire
nella libertà” apparso sul corriere della sera in data 5 ottobre 2008
[7/10/2008]
si commenta una parte dell’articolo di giulio giorello riportata di seguito:
 
giorello:Non c’è Logos che regga o spieghi il divenire, né una Legge che sovrasti ogni cosa; piuttosto, c’è il gioco dell’evoluzione, rispetto al quale la ragione o meglio le ragioni sono prodotti contingenti. È in questa contingenza che si radica la nostra stessa libertà …”. commento: “tutto l’essere” [l’Intero] non è sovrastato da una sola legge:
 
1.] l’essere-necessario è strutturato dalla necessità, che determina anche dio e i suoi desideri.
2.] il creato è determinato e sostenuto da dio. dopo l’apocatastasi, in paradiso, esso è direttamente sostenuto dalla necessità.
3.] nell’essere-necessario esiste l’evoluzione perfetta, che segue non un “logos” intelligente, ma le leggi della necessità, che sono simili a quelle matematiche [non c’è “intelligenza” nella matematica: l’intelligenza è proprietà del pensiero, cioè della vita].
4.] il creato è simile all’essere-necessario, e anch’esso segue quindi la necessità.
5.] nell’universo apparente, che è una parte del creato, l’evoluzione è “truccata” da dio, e segue il suo disegno intelligente [creazionismo]. essa è “truccata” perché l’uomo in eden cade, e inoltre perché il creato ha originariamente forme diverse da quelle dell’essere-necessario, a cui è simile in senso analogico, forme non direttamente “tollerate” dalla necessità, per cui dio deve intervenire su di esse, plasmando e guidando l’evoluzione del creato [creazionismo], per rendere le sue forme compatibili con l’essere-necessario, attualmente, e con il paradiso in futuro [dopo l’apocatastasi].