considerazioni sul senso della vita e la funzione dello stato
[19/10/2008]
1.] sono stati individutati due sensi della vita umana:
 
a.] dio si completa con l’uomo, con l’uomo etico, detto santo e super_uomo, cioè l’uomo che con le opere si perfeziona in modo da consentire a dio di essere super_dio con l’uomo creato.
b.] l’altro senso è la necessità:
 
b1.] necessità in dio del progetto uomo;
b2.] necessità della possibilità dell’uomo rispetto all’essere e a dio;
b3.] necessità della salvezza a qualunque condizione, per dare un senso al creato [da qui deriva la necessità della grazia];
b4.] necessità della correlazione tra salvezza e opere, e tra salvezza e grazia;
b5.] necessità dell’esistenza di dio e, condizionata alla libera creazione, necessità dell’esistenza dell’uomo;
b6.] necessità, in prospettiva, dell’uomo come di dio;
b7.] necessità che dio si completi con l’uomo per più_che_perfezionare la propria natura;
b8.] necessità dell’essere, necessità del fatto etico, se liberamente dato, e così necessità della salvezza;
b9.] necessità della volontà di dio per l’uomo;
b10.] necessità del destino per l’uomo;
b11.] necessità come senso dell’essere per dio e per l’uomo.
 
2.] l’uomo dell’occidente ha smarrito il senso della necessità, che interpreta con categorie pagane [fato, destino, astrologia, magia] o neoparmenidee [necessità come assenza di libertà].
3.] a fronte di tali determinazioni, emerge il tema della quotidianità, che appare:
 
a.] piatta.
b.] fonte di nausea.
c.] fonte di malessere, depressione, nichilismo.
d.] sempre uguale a se stessa.
e.] simile alla morte.
 
4.] questi caratteri possono essere erroneamente proiettati anche nell’al di là, per cui anche il paradiso può apparire come …
 
a.] monotono.
b.] sempre identico a se stesso.
c.] privo di stimoli e di eccitazione.
d.] non meritato.
e.] senza senso.
 
5.] per non incorrere nella disperazione, chiuso tra due realtà ugualmente fonti di nichilismo, e cioè la quotidianità senza senso e monotona e l’eternità fonte di paura e priva di stimoli, l’uomo comune riempie la propria vita attraverso azioni dotate di senso, come …
 
a.] concentrare la mente su di un obiettivo, che può essere il lavoro o lo studio, e perseguirlo con determinazione.
b.] coltivare gli affetti familiari e sociali [parenti e amici]
c.] coltivare le gioie dell’erotismo, in modo naturale e familiare [avere una ragazza o una moglie] o perverso [vivere la sessualità in modo dissoluto].
d.] vivere il tempo libero coltivando un interesse o divertendosi, da soli o con gli amici.
e.] collegarsi ad un senso assoluto dell’esistenza e quindi al paradiso e al divino, con l’impegnarsi nel diventare famoso, e quindi riconosciuto come “santo” dagli uomini: questo l’uomo lo ottiene con vocazioni di vita di tipo:
 
e1.] politico.
e2.] imprenditoriale.
e3.] professionale [istruzione e mondo delle professioni].
e4.] artistico [musica e mondo dello spettacolo] e culturale [istruzione o mondo dell’intrattenimento culturale].
e5.] sacerdotale.
 
4.] le determinanzioni positive, riempitive di senso il quotidiano, di cui al punto 5.], sono terrene, ma ripruducono quelle ultraterrene [senso nel quotidiano tempolare derivato dal senso nel quotidiano paradisiaco eterno]. tra tali determinazioni emergono i temi del riconoscimento e della funzione dello stato e dei mass-media.
  
5.] la storia può essere divisa in due periodi:
 
a.] mt 13, 44a: quello in cui l’uomo, scoprendo sulla terra il tesoro del paradiso [mt 11, 12], dà riconoscimento a dio e agli uomini.
b.] mt 13, 44b: quello in cui l’uomo, tornando a nascondere il tesoro del paradiso in terra, per ritrovarlo nell’al di là, non dà più riconoscimento agli uomini e dà riconoscimento solo a dio [età futura della religione].
 
6.] qui si sottolineano due momenti del senso quotidiano, che appaiono come due esperienze limite:
 
a.] l’innamoramento tra uomo e donna fa comprendere che, posto esso in paradiso tra l’uomo e dio [tolti in paradiso i conflitti edipici e il male], l’amore erotico può riempire di senso e di gioia la vita eterna del paradiso.
b.] la vita politica mette in contatto l’uomo con dio, purchè i lineamenti architettonici dello stato lo consentano. attualmente lo stato non consente questo contatto, perché manca ad esempio la possibilità al politico di essere riconosciuto non come una funzione provvisoria dello stato [che può tramontare], ma come la sua costante e perenne identificazione, incarnazione e personificazione.
 
7.] condizione perché si realizzino le due condizioni di senso di cui al punto 6.], è la purificazione dell’uomo e dell’umanità, purificazione che presuppone il loro sacrificio. infatti ha senso essere in paradiso e gioire in esso, se sulla terra si pongono le condizioni per il passaggio in paradiso, passaggio che deve corrispondere eticamente alla profusione della fatica e della rinuncia, nella realizzazione del dovere quotidiano.