considerazioni sulla fama
[21/10/2008]
1.] la fama è una funzione elitaria, il riconoscimento è una funzione socialmente diffusa.
2.] riguardo alla fama si fanno le seguenti osservazioni:
 
a.] secondo la sociologia epistemica, la terra e le sue istituzioni sono proiezione del cielo e delle sue istituzioni, con il correttivo della specificità della dimensione_terrena.
b.] la divisione tra santi e beati canonizzati, da un lato, e anime_beate_comuni, in paradiso, corrisponderebbe alla funzione istituzionale che in terra divide gli uomini dotati di fama [i “santi terreni”, anche detti “vip”: very important person = personaggi proprio importanti] dagli uomini senza fama [la fama è una funzione del riconoscimento di tipo specialistico]. il ruolo di questa funzione istituzionale in paradiso non è ancora stato chiarito.  
c.] in terra, gli uomini che hanno fama svolgono ruoli istituzionali:
 
c1.] leader di opinione.
c2.] politici e imprenditori.
c3.] uomini di cultura e di spettacolo.
c4.] il clero.
c5.] altre determinazioni.
 
3.] generalmente, la struttura della società fa corrispondere alla fama il merito, acquisito per particolari attitudini.
4.] nella società umana terrena, la funzione dei santi e dei beati canonizzati sarebbe simulata dai ruoli istituzionali. ad esempio, le riviste dette “settimanali” e “femminili”, nel riportare immagini dei “vip”, mostra dei “santi” intesi come validi modelli comportamentali di vita [canoni] per gli uomini e le donne comuni.
5.] il rapporto tra la simulazione terrena della santità [fama] e la reale santità [canone] può essere positivo, in quanto l’attuale modello di società è/sia etico.
6.] la fama in paradiso è una caratteristica di ogni anima_beata, come dice il vangelo: "in paradiso gli uomini splenderanno come il sole".
7.] come nella vita terrena la fama è giustificata da un merito, così in paradiso: alla fama dell'anima dovrebbero corrispondere le opere che essa ha svolto per [giustificare] la propria salvezza.