commento ad articolo di severino “il sistema di potenza” apparso sul corriere della sera
in data 2 novembre 2008
1.] severino dice che le ideologie ostacolano la liberazione della massima potenza.
2.] la potenza di severino appare indefinita: se essa è indefinito potere di realizzare scopi, la potenza vorrebbe realizzare anche lo scopo ideologico, che frena la potenza, per cui severino si contraddice.
3.] questa considerazione è importante. in paradiso lucifero avrebbe la massima potenza, ma non è appagato. l’ideologia, come il capitalismo, servono a impedire che ogni uomo possa avere la massima potenza, per egoismo, aggressività, invidia, ecc., cioè per il male che ha mosso lucifero contro lo spirito santo.
4.] questa potenza è quindi potenza del bene e del male, ma il concetto fondamentale, di critica alla posizione di severino, è che l’uomo non possiede questa potenza, e non può liberarla. severino vive il sogno della volontà di potenza, credendo che abbattere le ideologie possa favorire la tecnica, la quale in realtà non ha alcuna capacità di manipolare la materia.
5.] ecco quindi il ruolo insostituibile dell’ideologia [e del diritto, per cui ha ragione irti, contro severino], perché, sia nell’invidia dell’onnipotenza di lucifero, sia nella pochezza tecnica_materiale dell’uomo, solo l’ideologia e la politica possono impedire che la potenza della tecnica, essendo essa massimamente impotente rispetto ai desideri dell’uomo, si volga all’autodistruzione del genere umano, per una liberazione della potenza che sarebbe in realtà la liberazione del male contro l’uomo: la vendetta del male contro l’uomo, per il fatto che l’uomo non riesce a liberare il male con la tecnica, essendo la tecnica dell’uomo infinitamente impotente rispetto ai desideri del male
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