caratteri della teologia epistemica
1.] la teologia epistemica è una disciplina laica, in quanto è forma di teologia pagana [profana].
2.] questo paganesimo è il vero paganesimo, che ha ad oggetto il dio cristiano [trinità pagana].
3.] paganesimo significa che dio viene considerato prima e dopo la creazione [processo creativo e salvifico], e durante questo in modo invariante. la teologia cristiana tradizionale [che è parte della teologia epistemica, come suo caso particolare] considera dio nella variazione [fase] di dio rispetto al processo creativo.
4.] paganesimo significa che dio non fatica. la fatica è il sacrificio profuso per il processo creativo. la teologia epistemica è, dunque, detta “pagana” perché studia l'inerzia di dio [gn 9, 21], inerzia che è proibita al dio creatore [gn 9, 23], al dio cioè considerato in fase di sacrificio
[dio_cristiano/dio di definizione scientifica "cristiana"].  
5.] la corretta sintesi tra cristianesimo [“dio della fede”] e pensiero greco antico [“dio dei filosofi”] si ha quindi nella considerazione del primo come fase del secondo, tenuto conto che questa fase è attuale per gli uomini [pur essendo dio anche attualmente invariante, perché la creazione coinvolge solo una parte infinitesimale di dio], per cui l’uomo può conoscere dio integralmente dal punto di vista speculativo [gn 2, 25], ma dal punto di vista etico l’uomo non deve sperimentare nella propria vita questa conoscenza, essendo dio e il paradiso attualmente proibiti nella dimensione terrena [gn 3, 22- 24].
6.] da ciò discende il primato della teologia cristiana tradizionale sulla teologia epistemica, e la dipendenza di questa dalla prima, nel senso che, pur essendo la teologia cristiana tradizionale, di tipo ecclesiale [teologia ecclesiastica] una parte della teologia epistemica [che è teologia profana e statale], il rapporto tra stato e teologia è scientificamente e sacralmente subordinato al rapporto tra chiesa e teologia.
7.] dal punto di vista speculativo l’uomo deve conoscere l’Intero. dal punto di vista pratico, l’uomo deve sperimentare il sacrificio attuale di dio, e quindi la teologia cristiana tradizionale si declina nell’atteggiamento sacro ed etico dell’uomo penitenziale.