proposizioni su alcuni usi della terminologia filosofica
 
1.] la filosofia è un termine generale che può indicare la dottrina dell’Intero, includendo la metafisica, la teologia e la scienza.  
2.] la metafisica è la dottrina dell’oggetto. nella concezione filosofica tradizionale, questo oggetto è la creazione divina, che partecipa dell’essere di dio. nella concezione epistemica, l’oggetto è l’esistenza necessaria e la sua struttura, ed è oggetto come realtà oggettuale anche per dio [anche intesa in senso noumenico].
3.] la teologia è la dottrina del soggetto, dio e uomo. uomo inteso come anima paradisiaca e come anima terrena. le due concezioni dell’uomo sono tra loro legate anche attualmente, nel senso che nella storia emerge, pulsionale, l’interferenza tra naturale e soprannaturale [come nei totalitarismi, e anche nella chiesa, in cui il papa è a diretto contatto con cristo, senza altri mediatori].
4.] la scienza, anche intesa come fisica e cosmologia [popper], è la dottrina del cosmo.
5.] si distinguono epistemicamente le seguenti realtà, tutte riguardanti l’oggetto, di cui si distingue il senso comune e il senso epistemico:
 
a.] il mondo: può essere inteso come l’Intero, come il pianeta terra [accezione riduttiva], come il cosmo e l’universo. per questo, nell’uso epistemico della parola, si specifica sempre in quale senso lo si intende. per mondo si intende anche una ipostasi specifica, costituita da monadi, infinito e eterno.
b.] il cosmo: può essere inteso come l’Intero, come il mondo e come l’universo, e anche come la natura. esso può essere inteso epistemicamente come una ipostasi dell’esistenza, eterna e/o creata, costituita da materia, spazio [infinito e/o finito] e tempo [eterno e/o limitato]. nella matrice della realtà si distingue anche un cosmo specificamente spirituale.
c.] l’universo: può essere retoricamente inteso come “tutto ciò che esiste”, e così ad esempio tipler lo porta a includervi dio stesso. in realtà, “tutto ciò che esiste” è solo l’esistenza e l’essere, di cui il cosmo e l’universo sono una parte o ipostasi. comunemente identificato al cosmo, epistemicamente l’universo viene distinto da esso, costituendone una parte interna e centrale.
d.] la natura: come il cosmo, anche la natura può essere retoricamente definita come “ordine” e quindi, in uno dei sensi dell’universo, come “tutto ciò che esiste”, ovvero come l’Intero e il Tutto di severino. essa sarebbe la physis, che sembra severino equipari all’archè. epistemicamente, la natura [di cui si dà un’accezione riduttiva] è una parte interna al cosmo e all’universo, di tipo spirituale e vitale, essendo intesa come “eden”, cioè elemento vegetale e arboreo, interno al paradiso [a sua volta interno al cosmo/esisterebbe poi un cosmo, di ordine inferiore, interno al paradiso]. 
e.] l’essere: l’essere può essere inteso come ente, cioè come un oggetto. oppure come il Tutto [severino] e l’Intero [vigna], può essere considerato [nel significato comune] come la parte comune a tutto ciò che esiste; così aristotele, che intende l’“essere in quanto essere” come le proprietà comuni alle cose del cosmo. epistemicamente, l’essere, distinto dall’esistenza, è una realtà e ipostasi distinta dal cosmo e dalle sue cose, precedente il cosmo. può essere immateriale e indefinito [cioè solo e puramente esistenziale e quindi “astratto”], oppure spirituale e materiale, infinito e eterno, spaziale e temporale, necessario o creato [secondo la matrice delle dimensioni della realtà]. l’esistenza, detta pura o in sé, è anche detta principio [archè], il quale non è la physis, ma ne è la causa esistenziale. non si è definita la physis. il principio è l’esistenza [che è astratta], semplicemente perché solo l’esistenza è il presupposto, anche nominale, di tutto ciò che esiste [che esiste, ovvero che la presuppone nel proprio esistere].
 
6.] quando si è detto che il soggetto è anche oggetto, si sono poste le basi per la definizione del panteismo, come uno degli attributi di dio. questo attributo non è ingenuo, ma sottointende tutta la complessità della sua sistemazione epistemica:
 
a.] dio è anche il cosmo [identità tra soggetto e oggetto], ma esiste un cosmo, che non è dio [cosmo_oggetto come solo oggetto], ed esiste un dio, che non è cosmo [dio_soggetto come solo soggetto]. ad esempio, nel livello esistenziale in cui dio è persona, non esiste il panteismo.
b.] questo cosmo, che è anche dio, non è innanzitutto il cosmo creato.
c.] questo cosmo, che è anche dio, è anche il cosmo creato, ma non è tutto il cosmo creato.
d.] attualmente, su quella parte del cosmo creato che sono l’universo apparente e gli infiniti universi ad esso paralleli, è sospeso il panteismo cristico.
e.] attualmente, in essi, il panteismo cristico si pone solo all’interno di quella parte del cosmo creato apparente, che è la particola eucaristica, nella quale la transustanziazione opera una forma di panteizzazione [identità tra soggetto_corpo di cristo e oggetto_pane e vino consacrati].
 
7.] il pantesimo [rapporto di identità tra oggetto e soggetto] è un concetto importante anche per i suoi riflessi nella psicologia e nella psichiatria, in cui l’anima e la mente sono “a contatto” con il cervello e la materia. questo contatto [forma di identità] è una specie di incarnazione, intesa in senso scientifico.