elementi di escatologia epistemica: analisi del concetto di "fine del mondo"
 
1.] la presente concezione può essere considerata essenzialistica. essa è derivata dall’interpretazione epistemica del film “segnali dal futuro”, di cui al paragrafo PTF259.html_[].
2.] il millenarismo è già stato spiegato: riguarda i mille anni del “regno di cristo” [cristianità], che è il medioevo, durato 1016 anni [dal 476 d.c. al 1492 d.c.].
3.] secondo la escatologia tradizionale, mai chiarificata, e quindi aperta ad ogni ipotesi, in una sua ipotesi la fine del mondo potrebbe essere un cataclismo corrispondente all’apocalisse. da qui concezione che creano angoscia.
4.] ora si è potuto comprendere che cos’è la fine del mondo. essa è realmente un cataclisma che colpisce la terra e gli uomini, ma non alla fine della storia e nella storia, bensì essa avviene dopo la morte di ogni uomo, dopo l’estinzione naturale dell’umanità [tra qualche decina di milioni di anni] e dopo la risurrezione del mondo, coinvolgendo solo i risorti condannati.
5.] essi risorgono sulla terra, con corpi identici a quelli attuali, solo immortali, vivono sulla terra, e questa viene colpita dall’infernalizzazione.
6.] quindi la fine del mondo riguarda l’al di là, e la modernità tipicamente trasferisce nell’al di qua ciò che riguarda l’al di là [mt 11, 12].
7.] quindi non esiste un evento nella storia dell’umanità prima della morte, che possa creare angoscia. un’eventuale apocalisse storica sarebbe un processo pacifico, sereno, lineare, ed ad essa non corrisponderebbe alcuuna fine del mondo in senso fisico, ma solo in senso figurato, come fine del regno del male, che è [come spiegato] la civiltà della tecnica.