considerazioni sulla parte finale del film "2001: odissea nello spazio" con commento alla divina commedia, in relazione al paragrafo PTF324.html_[...]
 
1.] la parte finale del film “2001: odissea nello spazio” viene qui fatta corrispondere a quella che si intitola “oltre l’infinito”. nel film non si comprende se questo “viaggio spaziale” sia “verticale” [come una ascensione] o “orizzontale”, facendo ritornare david sulla terra, o portandolo in un'altra dimensione, anche parallela. è da escludere, si ritiene, la prima ipotesi [ascensione], perché il film si ispira allo scientismo, e quindi esso non vuole essere a carattere teologico. anzi, esso è la negazione di tale carattere, come quando, facendo discendere l’uomo dalla scimmia, conferma il darwinismo. perciò viene confermato quanto detto, che nelle intenzioni del regista il computer hal 9000 non rappresenta alcun “demone”, né gli extra-terrestri [concetto centrale del film] rappresentano gli angeli. in film intende dire che l’idea degli extra-terrestri sarebbe “sconvolgente” per il genere umano, e l’interpretazione epistemica mostra che questa stessa idea sarebbe traumatica per gli uomini, se essi fossero resi certi che i demoni e gli angeli sono tra loro, idea oggi non traumatica, in quanto la teologia è rimossa. inoltre, il film è lontano ideologicamente dalla teologia, presupponendo lo scientismo, ma la ricerca epistemica, facendo leva sul concetto secondo cui tutte le fantasie sono rappresentazioni varianti dei novissimi cristiani [ad esempio: isola del tesoro = paradiso; mostro/alieni/extra-terrestri = demoni o angeli; eroe delle favole = santo o cristo; tecnica = paradiso; modernità e fantascienza = paradiso; ecc.], perché il cristianesimo è la struttura/codice invariante di ogni fantasia, ha potuto tradurre questo film [come ogni altro di fantascienza] in termini rigorosamente teologici.   
2.] ciò premesso, il viaggio “oltre l’infinito” è immagine dell’ascensione dell’anima al cielo [cioè vedendo questo viaggio il credente sa ciò che lo attende dopo la morte e dopo il giudizio], e il feto di david è l’anima che risorge [anche dei santi, attualmente], secondo tecnicamente un nuovo parto, secondo le parole di nicodemo e di gesù: “… come può un uomo nascere quando è vecchio ? può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere ? …” [gv 3, 4: nicodemo]; “… se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entare nel regno di dio … dovete rinascere dall’alto …” [gv 3, 5-7: gesù]. ciò in termini non simbolici: l’anima risorta rinasce proprio come nuovo feto. i santi stessi attualmente potrebbere essere dei feti, dotati di autocoscienza e quindi capaci di intercedere e di agire.
3.] questo viaggio ascendente lo percorre anche dante nella seconda e terza cantica della divina commedia.  
4.] questo viaggio avviene nell’al di là.
5.] questo viaggio avvine per tappe progressive.
6.] la sua proiezione struttura simbolicamente la storia umana, come sogno dell'ascensione al cielo prima della morte. questo sogno si impara a scuola, dove la storia umana non è semplicemente un percorso temporale orizzontale, ma viene codificata dall’inconscio cognitivo soprannaturale dell’uomo, con i “trapassi” e “mutamenti epocali” della storia, come ascensione al cielo, la cui ultima tappa è la civiltà della tecnica, in cui viene proiettato il paradiso [mt 11, 12], così raggiunto, e che severino chiama reatoricamente “paradiso della tecnica” [per fare intendere che il pensiero occidentale si è appropriato della categoria, falsa, del paradiso, e invece epistemicamente questa categoria è vera, e viene simulata e imitata nella tecnica, e rimossa come categoria teologica valida nell’al di là].  
7.] così, la tuta astronautica è il mezzo tecnico che l’uomo oggi indossa per simulare la condizione dell’anima che si proietta nei cieli. il demone vuole ascendere, e spinge l’uomo a viaggiare nello spazio [le astronavi sono i corpi robotici degli angeli-colombe].
8.] il viaggio di david “oltre l’infinito” [rappresentato nel film] è immagine del viaggio dopo la morte, come ascensione al cielo dell’anima, fino a dio [come dante in paradiso, nella terza cantica della divina commedia], viaggio proiettato nella storia umana fino alla globalizzazione [simulazione dell’apocatastasi] e alla civiltà della tecnica [simulazione del paradiso], in cui l’incontro con cristo avviene come unione col grande fratello mass-mediale [anti-cristo = simulazione di cristo = tecnica]. alla fine del film appare il feto di david, in cui david rinasce, immagine di ciò che ha rappresentato nicodemo nelle sue parole rivolte a gesù: alla fine del viaggio [come anche all’inizio, dopo la risurrezione], l’anima rinasce/risorge [storicamente: ri-nascimento e ri-sorgimento] a nuova vita, come i santi canonzzati, inizialmente come feti [primo stadio biologico della risurrezione dell'anima].