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ipotesi di definizione epistemica della vita
1.] la vita è essenzialmente dio e il campo spirituale che sta attorno a dio ed è incentrato su dio.
2.] se gesù ha potuto dire che “è lo spirito che dà la vita”, ciò significa che la vita è spirito, e che la materia [il DNA] viene organizzata dallo spirito. cellule, proteine, enzimi, organi, apparati, sono tutte “maschere di materialità” dietro cui agisce lo spirito, che ne ha la stessa forma, e che trasmette questa sua forma alla materia.
3.] in questo intorno di vita attorno al campo spirituale generato da dio sta l’uomo, poi gli animali, e infine i batteri. l’uomo, come per le sperimentazioni genetiche sulle piante e sugli animali [ad esempio, con gli incroci tra le razze e le specie diverse] può agire sullo spirito in modo che lo spirito risponda ai comandi dell’azione tecnica dell’uomo, ma l’uomo non può fare questo sull’uomo: non può farlo non in senso etico, ma genetico, perché la vita umana [e angelica] è intelligente, e quindi per questo non manipolabile, essendo perfetta. la vita inoltre è spirito. la materia può comandare lo spirito e lo spirito risponde [come nella procreazione], ma ciò perché alla materia è associato lo spirito, per cui in realtà è lo spirito che comanda lo spirito. l’uomo non può far vivere la materia, perché non può riprodurre dal nulla lo spirito, che comanda la materia, inserendosi in essa.
 
la non riproducibilità della persona umana
   
4.] la vita non solo è finalizzata alla persona, ma deriva dalla persona. la persona [uomo o dio] è il centro spirituale e biologico della vita.
5.] la vita non è un ente dispersivo: non può esserci vita a caso [nel senso di dispersione casuale della vita], anche in senso geografico e cosmologico. la vita sta solo in dio e in un intorno di dio [intorno in senso matematico].
6.] la vita è prima di tutto intelligente [se umana]. in quanto umana, la vita è persona [uomo e angelo], e come tale è specificamente individualizzata: ogni persona è unica e irriproducibile, non solo in senso biografico, come se la vita fosse un contenitore e la biografia ne fosse il contenuto: anche dal punto di vista biologico, il contenitore della persona è ciascuno diverso da un altro, e non può essere clonato. il clone riguarda un differente livello biologico, strumentale alla vita intelligente [di esso sono proiezioni storico-sociologiche i servi, gli schiavi, e – in modo più specifico - i robot, gli androidi, gli umanoidi, i cyborg/questi sono i livelli biologici del clone, al servizio della persona umana].
7.] ogni corpo umano, dal punto di vista biologico, oltre che psicologico [sempre con riguardo al contenitore/ad esempio, la mente appena creata e priva di esperienze], è caratteristicamente distinto da ogni altro, differenziato in modo non riproducibile, neppure da dio. è una singolarità indiscernibile. dio non può clonare una persona umana. ogni persona umana è un essere perfetto, unico, distinto, irriproducibile e non ricreabile [come anima]. infatti, come dio è unico, così anche ogni uomo, che è immagine di dio [deriva da dio], è unico.
 
ipotesi di definizione epistemica della vita
 
8.] la vita è il centro biologico e psicologico dello spirito. questo centro è l’anima, il cui centro è il pensiero.
9.] esiste poi il corpo spirituale.
10.] infine esiste il corpo materiale, rivestito dall’anima e dal corpo spirituale come, ad esempio, la mano riveste il guanto, dandogli forma e vita.