proposizioni su psichiatria e democrazia/analisi dello stato come soggetto psicotico/critica della democrazia/analisi della sovranità giuridica/
studio della sequenza decisionale economia-diritto

 
1.] nel paragrafo PTF719.html_[] si è detto che lo stato, portando a livello decisionale del parlamento la volontà popolare, nella quale ogni cittadino ha la sua volontà, diversa da quella degli altri cittadini, presenta una volontà multiforme, la quale, essendo intrinsecamente contraddittoria, corrisponde alla volontà di un soggetto psicotico.
2.] lo stato è infatti “persona”, come persona giuridica; come persona è a immagine di cristo, cioè di un uomo; è quindi possibile [si ipotizza, introducendo una nuova scienza] studiare e analizzare dal punto di vista psicoanalitico e psichiatrico la volontà di questa “persona” che è lo stato.
3.] è problema capire se la psicosi dello stato, dovuta al regime democratico, sia carattere intrinseco del sistema statale, ovvero della sua particolare ingegneria costituzionale, definita in modo incoerente [condizione di incompatibilità tra stato e democrazia], oppure sia dovuta e sia il riflesso della psicosi dei cittadini, mentre la psicosi dei governanti è solo il riflesso automatico della psicosi dei governati. 
4.] dal punto di vista psicoanalitico, se i cittadini sono soggetti all’inconscio [all’es], per riflesso diretto lo è lo stato, la cui volontà è espressione [anche se mediata] della volontà [inconscia] dei cittadini.
5.] quando una volontà è inconscia, essa è soggetta a condizionamento. la scienza che studia la natura di questo condizionamento, che fa emergere come pulsione la tecnocrazia [pulsione della tecnica/pulsione tecnocratica], è soggetta a protocollo omega.
6.] il condizionamento agisce sulla sequenza decisionale, interferendo con essa.
7.] l’effetto di questa interferenza è definito come capovolgimento di sequenza diritto-economia, nella sequenza economia-diritto.
8.] l’essenza di questo capovolgimento, nella sua natura automatica, non è ancora stata compresa, ma sono state formulate ipotesi sulla sua natura e sui suoi effetti.
9.] segue la critica della democrazia:
 
a.] la volontà dello stato, che è stata definita “multiforme” nel punto 1.], è tale come ubiquitaria.
b.] la democrazia, essendo molti i decisori e uno solo lo stato, realizza l’ubiquità paradisiaca, proprietà delle anime e dello stato paradisiaco, che è persona come persona giuridica [una specie di cristo impersonale, quindi di “es”, fonte paradisiaca di godimento], secondo la quale un soggetto [lo stato] può realizzare simultaneamente molteplici decisioni.   
c.] ma l’uomo vive attualmente nella dimensione terrena.
d.] quindi la democrazia è una forma di governo simul-paradisiaco che, come simul-soprannaturale, è artificiale per la dimensione terrena, che non è il suo luogo naturale.
e.] ne consegue che la democrazia è [proprietà di] paradiso in terra, e poiché il paradiso è proibito all’uomo, e non è il luogo della terra, la democrazia è espressone di appropriazione del paradiso, è sistema idolatrico, è sistema giuridico innaturale, non corrispondente al diritto naturale [terreno], appartiene quindi al regno del male [la cui disciplina è soggetta a protocollo omega], ed è illecita e antigiuridica secondo il diritto naturale.
 
10.] la considerazione secondo cui il potere temporale è proibito da dio all’uomo nella dimensione terrena, perché dio [cristo] è attualmente separato dalla tecnica [per creare], è speculativamente sufficiente, ma forse inefficace per spiegare la democrazia.
11.] più importante appare spiegare l’essenza del potere giuridico, cioè della sovranità.
12.] il potere, in senso giuridico, dovrebbe essere il controllo della fonte [energetica paradisiaca].
13.] quindi il contenuto del potere in senso giuridico è economico.
14.] questa considerazione consente di incorporare negli schemi epistemici il marxismo [materialismo dialettico], e quindi le scienze del comunismo [che si realizza in paradiso e la cui forma terrena costituisce il sostrato del diritto, in quanto tutti gli uomini sono uguali e hanno un medesimo destino: cristo] e del capitalismo.
15.] se il contenuto del potere giuridico è economico, come controllo della fonte [il “frutto edenico”: idee iperuraniche = prodotti industriali/eden = mercato][contenuto qui ipotizzato], appare chiaro che oggi e nella storia, poiché il diritto non ha appagato materialmente [o direttamente] il popolo, il diritto è stato sempre privato della sua essenza, che è economica, del suo contenuto. il benessere nella società non è frutto del diritto, ma solo delle regole sociologiche, cioè dei rapporti di forza [com’è dimostrato dall’attuale tendenza all’involuzione, come crisi economica].
16.] è ciò che viene detta epistemicamente separazione dell’economia dal diritto, e poi capovolgimento di sequenza di diritto-economia [normale-naturale] nella sequenza economia-diritto [storico-artificiale].
17.] la sequenza normale [standard] è diritto-economia: l’uomo vuole [normalmente] usare il potere giuridico [= sovranità/“la sovranità appartiene al popolo”: art.1 della costituzione della repubblica democratica italiana] per determinare il proprio benessere economico, imitazione della condizione di beatitudine paradisiaca [i ricco è immagine del santo, dell’anima beata].
18.] quindi tutti gli uomini vogliono essere ricchi.
19.] se non si fosse attuata storicamente la separazione dell’economia dal diritto, cioè lo svuotamento/toglimento dei diritti economici dai diritti giuridici, e quindi lo svuotamento del significato dalla sovranità giuridica, espressa dal materialismo dialettico [potere giuridico = potere economico], tutto il popolo avrebbe direzionato nel vertice del potere dello stato la propria volontà di essere, così ciascun cittadino, ricco, e poiché nella società alcuni uomini non devono essere ricchi, perché siano svolti i mestieri operativi, la società si sarebbe disgregata.
20.] il capovolgimento di sequenza nella sequenza economia-diritto conduce la società sotto il governo dei ricchi, che usano l’economia [capitalismo] per controllare il popolo.
21.] il potere sovrano è svuotato del suo contenuto economico, cioè del vero potere, e oggi la democrazia riempie questo potere con il contenuto della tecnica.
22.] il popolo non è ricco, ma vuole godere [per essere come in paradiso: consumismo e edonismo], ed evoca la civiltà della tecnica. la tecnocrazia, forma di totalitarismo, non è rifiutata come il totalitarismo, perché è decisa dal popolo. il totalitarismo viene rifiutato perché il dittatore suscita l’immagine del padre, e l’uomo moderno democratico è omicida verso il padre [verso dio, di cui è immagine è lo stato].
23.] il regno del male realizza la condizione paradisiaca per il ricco [plutocrazia]: un solo uomo comanda tutti gli uomini, ma questo uomo non è il dittatore, cioè il politico immagine del popolo, perché l’intero popolo lavora all’interno del suo corpo ubiquitario paradisiaco, come i cloni-robot in paradiso. ciò può anche spiegare perché la forma di governo della plutocrazia è la democrazia: tutte le volontà si realizzano nel sogno della ricchezza, proiettandosi nel corpo dell’uomo ricco.
24.] in questo modo ogni uomo si sente ricco, nel sogno, e riesce quindi a vivere come in paradiso, superando, già risorto, il senso di morte.
25.] la società è compiuta [cosiddetta “fine della storia”, nella società liberal-democratica occidentale], perché il ricco è appagato, e quindi lo stato è immobile, essendo tutti gli uomini al suo interno, lavorando nel corpo robotico, e immenso [paradisiaco], del ricco.
26.] il blocco dello stato è realizzato attraverso la sua natura psicotica, in cui si realizza lo stato di sogno [onirico e sonnambulo] del popolo.
27.] realmente il popolo non può migliorare la propria condizione economica, perché tutti gli uomini vogliono essere ricchi, e quindi ogni riforma economica è bloccata dalla contraddizione delle volontà opposte [di segno contrario], che convergono, e si annullano reciprocamente, nella mente dello stato [il parlamento].
28.] il presente studio ha una natura psichiatrica, perché riguarda il rapporto [di interferenza] tra soprannaturale e naturale.