dimostrazione epistemica delle determinazioni di cui al paragrafo PTF324.html_[...], con esegesi del passo biblico 2 tim 2, 18/riferimento al paragrafo PTF325.html_[...]/
nota a carattere epistematico sul presente paragrafo

A.] dimostrazione epistemica delle determinazioni di cui al paragrafo PTF324.html_[...]
 
1.] l’uomo sogna l’esistenza effettiva della storia perché crede [con compensazione a carattere soteriologico], che questi cambiamenti lo trasformino e, trasformandolo, lo potenzino [in senso soprannaturale: tale è la salvezza e quindi la sua simulazione]. l’uomo nuovo, si pensa, è frutto del tempo, cioè della evoluzione e del progresso [concetti qui troppo complessi per essere analizzati: essi sarebbero effettivi, ma nell’al di là, e codificherebbero l’uomo come sua riscrittura/tracciatura in dio, se e solo se – e quindi solo in questo caso si è salvati – l’uomo sia eticamente virtuoso/su questo punto si introdurrà apposito paragrafo di specificazione e approfondimento, per spiegare che cosa è realmente l’evoluzione storica per l’uomo, la sua realtà effettiva e la sua interpretazione erronea].
2.] ma la storia non migliora affatto l’uomo.
3.] il miglioramento deve infatti essere ipostatico: l’uomo continua a essere violento, non è/non diviene immortale, solo accumula beni per una vita di benessere, che non cambia le variabili fondamentali della vita, anche dal punto di vista etico-valoriale. i processi di autoconvincimento che il divenire esista [si dice: “tutto cambia, si va avanti, ci sono nuovi valori, il passato non torna più, la chiesa è sorpassata, la morale tradizionale è passata”] sono suggestioni del demone, voci schizofreniche che provengono dall’inconscio, amplificate dai mass-media.
4.] ma il “cambiamento” [evoluzione come progresso] è una forma/essenza: esso quindi è effettivo e reale.
5.] esso sarebbe allora effettivo e reale dopo la morte, nell’al di là, come ascensione e evoluzione verticale fino a dio, con il potenziamento spirituale, energetico e tecnologico dell’anima, e nell’al di qua questo processo è simbolo di ciò che avviene nell’al di là, proiettato nella storia.
6.] si aggiunge che il cambiamento è effettivo anche attualmente, ma nell’al di là, e coinvolge solo l’uomo morale, e per questo si dice in ambito teologico che al progresso tecnico deve aggiungersi anche un corrispondente progresso spirituale.
 
B.] esegesi del passo biblico 2 tim 2, 18
 
1.] nel passo biblico 2 tim 2, 18 si legge: “… i quali hanno deviato dalla verità, sostenendo che la risurrezione è già avvenuta …”. san paolo si riferisce alla risurrezione di gesù o degli uomini ? evidentemente degli uomini, perché paolo sa che gesù è effettivamente già risorto.
2.] la mente umana è un apparato che riproduce schematicamente l’Intero, e quindi l’al di qua e l’al di là. la rivelazione divina non svela all’uomo l’esistenza dell’al di là, che è già contenuto nell’inconscio cognitivo, solo ne attiva il concetto corretto, anche impedendo che al di qua e al di là [come nel caso denunciato da paolo] si confondano.  
3.] diversi fattori portano la mente umana a pensare che l’uomo si trovi già nell’al di là [è questa l'essenza della modernità come atmosfera culturale], ad esempio:
 
a.] una scoperta geografica [ad esempio: scoperta dell’america o della “natura” = ri-nascimento, cioè risurrezione].
b.] una scoperta tecnologica, come anche una civiltà, ad esempio la civiltà della tecnica [si dice: “è cambiata un’epoca, non si può più essere come prima”, anche in senso valoriale/ad esempio, per severino con l’apparire della tecnica “tramontano le religioni"].
c.] un evento storico [ad esempio: risorgimento = altra forma di "risurrezione"].
d.] il passaggio da un’era a un’altra [ad esempio, l’oltrepassamento dell’anno 2000, che è stato anche codificato dalla mente come tempo della fine del mondo e dell’apocatastasi].
e.] come nel caso delle parole di san paolo, forse, la stessa risurrezione di gesù, che porterebbe a dire che anche tutti gi uomini sono già risorti con gesù.
 
4.] la conseguenza del pensare di essere già risorti [come forse nel neoparmenidismo] è che l’uomo si trova nell’al di là, in paradiso, e quindi al di là del bene e del male [come in paradiso], per cui l’uomo non è più soggetto morale.
5.] tutta la storia è il sogno di questo trapasso anticipato: muta un’epoca, e l’uomo sogna di essere trapassato e potenziato, cioè risorto.
 
C.] nota a carattere epistematico sul presente paragrafo
 
1.] nel sottoparagrafo A.] si è posta una dimostrazione relativa a una concezione metafisica, evidenziandosi che tutta la metafisica, e non solo dio, può essere scientificamente dimostrata come corretta speculativamente.